'Fresco' di aver chiamato 'topa', non senza scandalo, l'icona italiana Sofia Loren ai David di Donatello, Paolo Ruffini presenta oggi a Trigoria, alle porte di Roma, il suo secondo film da regista, 'Tutto molto bello', beneficiando forse un po' del volano di quell'episodio. E così, quando la domanda arriva, dice: "Questo film è la risposta a tanti attacchi che ho avuto sui social network per quel 'topa', ma se non fai male a nessuno che male c'è". Dopo l'esordio vincente (quasi 6 milioni) con Fuga di cervelli, per Ruffini arriva così questo altro lavoro che interpreta con Frank Matano, Chiara Francini, Angelo Pintus, Gianluca Fubelli e Nina Senicar.
Nel film, di scena Giuseppe (Ruffini) e Antonio (Matano). Il primo, 33 anni, è un impiegato dell'Agenzia delle Entrate. Un uomo tutto di un pezzo, osteggiato dalla stessa famiglia della moglie Anna (Chiara Francini) per aver inflitto una salatissima 'stangata' al padre Marcello (Paolo Calabresi), proprietario di un negozio di scarpe.
Antonio, 28 anni, è il suo esatto contrario. Scanzonato, generoso, è un ragazzo aperto e senza complessi. I due si incontrano in clinica in cui le loro rispettive mogli sono in attesa di un figlio. Decideranno di ingannare l'attesa fuori dall'ospedale, ma per una serie di avventure quella notte (esattamente il tempo in cui si svolge il film) li porterà tra bische, ricchi sceicchi, fughe in motoscafo e molto altro ancora.
Prodotto da Maurizio Totti e Alessandro Usai per la Colorado, il lungometraggio, che sarà distribuito da Medusa il 9 ottobre, spiega lo stesso Ruffini stamani sul set di Trigoria, "è un lavoro sicuramente buono, con un'anima delicata, positiva. Ha la struttura di una commedia disneyana. E' un film che vuole rendere più felici le persone".
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