Il Piccolo Principe spicca il volo. Mentre il festival di Cannes si avvia verso il finale, fuori concorso (chissà perche' il direttore Thierry Fremaux non l'ha messo in gara, ci sarebbe stato benissimo) arriva un film d'animazione molto prezioso, artigianale, omaggio al capolavoro di Saint Exupery tra i libri più venduti ancora oggi, 145 milioni di copie nel mondo e traduzioni in 250 lingue. Spettacolare il red carpet, perché il film è una grande produzione internazionale realizzata dall'On Studios, con la regia di Mark Osborne (nomination all'Oscar per Kung Fu Panda) e voci famose come doppiatori dei personaggi. Per l'Italia, dove il film uscirà da Lucky Red per Natale (il 3 dicembre), ci sono Pif, Alessandro Siani e Stefano Accorsi, ma a salire la Montée ci sono le altre voci delle versioni americana e francese Benicio Del Toro, Riley Osborne, Mackenzie Foy, Marion Cotillard, André Dussollier, Vincent Cassel, Guillaume Gallienne, Florence Foresti.
"E' un libro speciale che appartiene alla vita di ciascuno - ha detto Osborne - io stesso l'ho letto e riletto tante volte: quella storia sull'amicizia, sulla necessità ciascuno dell'altro, sulla cura feconda per il prossimo è immortale. Questo film è un'ottima opportunità per fare un tributo al Piccolo Principe". L'idea è davvero creativa: include il romanzo, persino i suoi disegni famosi quanto il libro, ma lo incornicia in una storia moderna e altrettanto simbolica, andando continuamente dall'uno all'altro per costruire piano piano una storia di formazione.
E cosa ancora più geniale, lo fa utilizzando diverse tecniche di animazione, Cgi, la computer graphica per il 'mondo' moderno e reale, la paper stop motion con fondali e personaggi di carta meravigliosi per il 'mondo' della favola. "Non è stato facile, ma siamo orgogliosi di quello che è venuto fuori - ha proseguito Osborne - realizzato da due differenti troupe e produzioni, tra Parigi e Montreal, il mix di tecniche e' inedito ma qui era per noi la cosa giusta". In un mondo squadrato, dalle strade alle case, dove tutti sono impegnati con regole e una vita scandita da obiettivi, una ragazzina accompagnata dalla rigidissima mamma studia durante le vacanze per essere ammessa in un prestigioso college. Tutto è organizzato: a che ora deve alzarsi, lavarsi i denti, fare colazione, studiare. In camera ha un 'piano di vita' minuziosissimo che prevede persino i regali che avrà per i futuri compleanni. Ma c'è una casa vicino alla sua, l'unica in stile antico, tutta un po' scrostata, piena di piante e fiori e vita. Ci abita un anziano con la barba bianca vestito da aviatore tutto indaffarato a riparare un aeroplano. Un giorno sulla scrivania ordinatissima della ragazza che fa i compiti con una scrittura precisa e senza mai un errore arriva un aeroplanino di carta colorata, l'unico colore in una stanza grigia: dentro c'è l'inizio della storia del piccolo principe che ad un aviatore precipitato nel deserto fa una strana domanda: 'mi disegni una pecora?'. Da lì parte un mondo di avventure verso pianeti e asteroidi, volpi inseparabili e rose vanitose che coloreranno la sua infanzia e le insegneranno infine che è la relazione con gli altri la cosa più importante e che solo con le cose che toccano il cuore puoi vedere bene.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA