Il ministro Dario Franceschini ''mortifica il suo esercito, non difende le truppe che ha. La scelta di fare un concorso per i direttori dei 20 principali musei italiani è un atto politico pericoloso, che il ministro pagherà: fra i 20 selezionati ci sono persone capaci, ma non credo che il neo direttore degli Uffizi Eike Schmidt sia più bravo di quello uscente, Antonio Natali''. Vittorio Sgarbi boccia senza appello l'idea della selezione per concorso dei top manager dei musei, e l''innamoramento' per gli stranieri: ''sette?, e perché non dieci o uno? Per non parlare del 'dieci donne e dieci uomini', una cosa inaudita. Una sciocchezza che contestai anche quando Roberto Maroni nominò la sua giunta in Lombardia''.
Il critico d'arte e polemista, assessore alla Rivoluzione (Cultura e Agricoltura) ad Urbino, non conosce il neo direttore della Galleria nazionale delle Marche, l'austriaco Peter Aufreiter, che viene dal Museo del Belvedere di Vienna: ''sarà bravo, può darsi che faccia bene, e del resto il Museo è piccolo, non è difficilissimo da gestire''. Ma resta totalmente in disaccordo con l'idea del concorso: ''all'epoca avremmo fatto un concorso di idee fra Michelangelo e Raffaello? ma che vuol dire...E poi, il presidente della Commissione selezionatrice, il mio amico Paolo Baratta, è diventato presidente della Biennale di Venezia per concorso? non mi pare. E' il principio che è sbagliato''. ''Natali era il miglior direttore possibile per gli Uffizi, e Franceschini che fa? invece di aspettare che il suo incarico scada, lo sostituisce con un ottimo studioso, certo, ma che non credo farà meglio di lui''.
Un ministro che ''non difende il suo esercito, lascia sul campo dissapori e conseguenze sgradevoli''. Diverso, secondo Sgarbi, era lo spirito della riforma delle Soprintendenze, che istituì i settori di competenza affidati a singoli esperti: ''monumenti, architettura, opere d'arte. Così come nelle procure c'è il magistrato che si occupa di mafia e quello addetto ai reati tributari''. Per alcuni dei top 20 Sgarbi ha parole di apprezzamento: ''la nomina all'Accademia di Venezia (Paola Marini ndr) è ottima. Bene anche la conferma di Anna Coliva alla Galleria Borghese di Roma, ma, di nuovo, perché lei sì e Natali no?''. Con il quarantenne Aufreiter l'assessore si dice pronto a collaborare. Anzi, meglio, sorride, sarà Aufreiter ''che dovrà collaborare con me''.
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