"Dragonero è nato nel 1995 disegnato su una tovaglietta di carta di un'osteria tra le macchie di unto di un'ottima minestra di farro che avevamo mangiato. Ci siamo trovati entrambi appassionati di fantasy e ci siamo subito messi a disegnare facendo diventare le macchie montagne e laghi...".
Lo raccontano a Cartoons on the Bay, il festival dell'animazione crossmediale promosso da Rai e organizzato da Rai Com, Stefano Vietti e Luca Enoch i due "papà" del personaggio cacciatore di draghi protagonista anche di una grande mostra alla sede Rai di Torino.
"Qui a Torino - dicono - siamo stati accolti con calore e coccolati, è un momento che va a gratificarci di tanti anni di lavoro che abbiamo dedicato a questo personaggio grazie anche alla Sergio Bonelli editore che ci ha sempre sostenuto".
E annunciano una grande novità: "Il nostro personaggio esce per la prima volta dal pur soddisfacente alveo del fumetto, mette il nasino fuori per fare chissà cosa... C'è l'intenzione di valutare un progetto per una produzione di una serie animata in coproduzione Rai e Sergio Bonelli di cui sabato vedremo il primo trailer su cui stiamo lavorando da tre anni".
"La serie completa quell'idea di crossmedialità che abbiamo avuto fin dall'inizio quando abbiamo creato Dragonero. Siamo riusciti a fare il fumetto, i romanzi, il gioco di ruolo, la serie per bambini e quella per adulti e mancava quest'ultimo step". Vetti ed enoch alla fine velano: "Dragonero è bambino, poi giovane, poi uomo maturo e è anche anziano. Il pubblico ancora non lo ha mai visto così, lo vedrà chi visiterò la mostra".
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