Dopo giorni di discussioni feroci, a cui non sembra essersi sottratto nessuno dalla politica, ai colleghi cantanti, dai movimenti e le associazioni ai cittadini comuni che hanno anche organizzato una raccolta di firme su Change.org, sembra arrivata a un punto di svolta la polemica sulla presenza sul palco del festival di Sanremo di Junior Cally. E' proprio il rapper romano, che da giorni se ne stava rinchiuso in un gelido silenzio travolto dalle critiche per le frasi violente e contro le donne contenute nel brano "Strega" del 2017 che ne facevano mettere in dubbio la partecipazione al festival targato Rai, a dar via al processo di "ricucitura" di una situazione che sembrava complicata.
"Trovo insopportabile la sola idea della violenza contro le donne, in ogni sua forma" spiega il 29enne in un post su Instagram in cui si definisce "un ragazzo, un uomo che fa del rispetto, non solo delle donne, ma degli esseri umani uno dei suoi valori cardine". Immediata arriva la replica di Amadeus, direttore artistico e conduttore di Sanremo 2020, che fa pensare che il rapper mascherato potrà calcare il palco del festival, fugando ogni dubbio sulla sua presenza: "Apprezzo le tue parole, non avevo dubbi sul tuo pensiero". Certo è che sarà passata al setaccio ogni singola lettera della sua canzone "No, grazie", che è piaciuta ad Amadeus ed è stata promossa a pieni voti dalla critica all'ascolto in anteprima. Il messaggio di Junior Cally su Instagram è lungo e articolato: "E' da qualche giorno che rifletto su quanto sta accadendo intorno a me. Quello che accade - scrive il rapper, che all'anagrafe si chiama Antonio Signore ed è nato a Focene sul litorale romano - è che moltissime persone si sono sentite offese da alcuni testi da me composti in passato e dalle immagini che li hanno accompagnati".
E aggiunge: "Ho provato a spiegare che era un altro periodo della mia vita e che il rap ha un linguaggio descrittivo nel bene e nel male e rappresenta la cruda realtà come fosse un film". E precisa: "Per questo ad Amadeus ho proposto un brano che non ha quei testi e quelle immagini, che non avrà accanto la parola 'Explicit'". Junior Cally sceglie poi di andare sul personale e di parlare di due donne "importanti" della sua vita: "Mamma Flora è la persona più importante della mia vita - rivela - e da qualche mese c'è Valentina al mio fianco: siamo complici, amici, ci amiamo e rispettiamo. Questa è la mia vita e questo spero sarà il mio Sanremo".
Ma le parole di Junior Cally non convincono la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione Femminicidio: "Dal rapper Junior Cally sono arrivate parole di circostanza, del tutto insufficienti. Da Sanremo, dopo ciò che è accaduto a partire dalla indimenticabile conferenza stampa di presentazione, serve una risposta chiara e coraggiosa. Dai vertici Rai, azienda di servizio pubblico, così come da Amadeus, che ha detto di apprezzare la nota di oggi del rapper, servono gesti concreti. Altrimenti verrà sdoganata l'idea che sulle donne e sulla violenza di genere si possa pensare o peggio dire qualunque cosa purché pronti subito dopo a dirsi dispiaciuti o a rivendicare licenze artistiche".
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