I vincitori della 66esima edizione del Premio Napoli sono Igiaba Scego, Davide Sisto e Tommaso Giartosio, proclamati in streaming. Le opere sono state scelte da mille e quattrocento "giudici lettori" , le terne finaliste sono state selezionate dalla giuria tecnica guidata da Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione. A contendersi il Premio Napoli sono stati otto finalisti scelti tra 101 candidature. Per la sezione "Narrativa" il premio è stato assegnato a Igiaba Scego con "La linea del colore" (Bompiani). Nella stessa categoria erano candidati Valeria Parrella con "Almarina" (Einaudi) e Remo Rapino con "Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio" (Minimum Fax). Per la "Saggistica" il più votato dai giudici lettori è stato Davide Sisto con "Ricordati di me" (Bollati Boringhieri). In nomination figuravano Sarah Gainsforth con "Airbnb città merce" (DeriveApprodi) e Luciano Mecacci con "Besprizornye" (Adelphi). Per la "Poesia" ha vinto Tommaso Giartosio con "Come sarei felice" (Einaudi). L'altro finalista nella stessa sezione era Igor Esposito con "La memoria gatta" (MagMata). Uno dei finalisti della sezione Cesare Viviani, ha ritirato la propria candidatura. "La proclamazione dei vincitori - commenta Ciruzzi - rappresenta comunque un appuntamento festoso per la cultura e per l'editoria, soprattutto nel difficile momento che stiamo vivendo. Considero, infatti, la diffusione della lettura e della cultura in genere - teatro, cinema, musica, arti figurative - un presidio sanitario dove si rafforza il sistema immunitario di una comunità: educarsi a distinguere l'orrido dal bello è un processo che contribuisce a rimuovere le diseguaglianze sociali ed a rendere i cittadini più consapevoli delle loro opzioni".
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