Era annunciato, i più temerari hanno riaperto le porte già da lunedì scorso, molti in verità aspettano ancora tempi migliori, ma di fatto il cinema torna in sala da questa settimana. Per ora si tratta in prevalenza di film che nei mesi scorsi sono stati resi visibili sulle maggiori piattaforme e anche adesso qui è possibile trovare qualche opera degna di speciale segnalazione Tra i titoli visibili al cinema e già disponibili gioverà segnalare almeno: LEI MI PARLA ANCORA di Pupi Avati, LEZIONI DI PERSIANO di Vadim Perelman, il favorito per l'Oscar MANK di David Fincher (che però merita una rivalutazione dopo la sfortunata votazione dell'Academy), il bellissimo MINARI del coreano Lee Isaac Chung, NUEVO ORDEN del messicano Michel Franco e il documentario THE ROSSELLINIS di Alessandro Rossellini. Appuntamento da domani invece per: - NOMADLAND di Chloé Zhao con Frances McDormand, David Strathairn, Gay DeForest, Patricia Grier, Linda May, Bob Wells, Charlene Swankie, Angela Reyes, Carl R. Hughes, Douglas G.
Soul.Trionfatore all'Oscar dopo il Leone d'oro a Venezia e il Golden Globe, è una storia vera, cruda e piena di speranza. E' la storia di Fern, sessant'anni portati con dignità e fierezza.
Rimasta vedova del marito e senza casa dopo la Recessione del "sub-prime", lascia la città industriale di Empire, Nevada, per attraversare gli Stati Uniti occidentali sul suo furgone, facendo la conoscenza di altre persone che, come lei, hanno deciso o sono state costrette a vivere una vita da nomadi moderni, al di fuori delle convenzioni. Dal romanzo-inchiesta di Jessica Bruder (in Italia edito da Clichy), è un'impresa low-budget fieramente voluta dalla protagonista, Frances McDormand (a sua volta premiata con l'Oscar) che ha coinvolto la cineasta sino-americana dopo averla incontrata a una premiazione. Da vedere sul grande schermo.
- BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN di Radu Jude con Katia Pascariu, Claudia Ieremia, Olimpia Malai, Nicodim Ungureanu, Alexandru Potocean, Andi Vasluianu. Comincia come un film porno quando le effusioni private di marito e moglie finiscono per errore sui social network. Prosegue come una satira feroce e pungente del perbenismo di una società cresciuta nel Socialismo reale e adesso massificata nei riti della cultura globale (siamo nella Romania attuale), finisce con un paradosso che è anche un poetico sberleffo al buon senso borghese. Vincitore dell'Orso d'oro all'ultimo festival di Berlino è senz'altro tra le novità più sorprendenti del nuovo cinema dell'est europeo e finisce adesso ad essere il banco di prova dell'abolizione della censura voluto dal Ministero della cultura. I minori di 18 anni resteranno fuori dalle sale? - CUBAN DANCER di Roberto Salinas con Alexis Valdes, Titico, Maylen Valdes. Il protagonista Alexis, talentoso allievo della Scuola nazionale di balletto di Cuba, passa inizialmente le giornate a esercitarsi a Cuba. Quando, però, tutta la famiglia si trasferisce in Florida per ricongiungersi con sua sorella, è costretto ad adattare i suoi sogni a un ambiente completamente diverso, affrontando il rifiuto, sentendosi solo e smarrito nel mondo elitario e borghese del balletto classico americano, privato delle sue radici. Sviluppato al Torino Film Lab, il film usa come sfondo storico i recenti cambiamenti tra Cuba e gli Stati Uniti e arriva in sala per la giornata internazionale della danza, distribuito da Luce-Cinecittà.
- EST: DITTATURA LAST MINUTE di Antonio Pisu con Lodo Guenzi, Jacopo Costantini, Matteo Gatta, Ivano Marescotti, Paolo Rossi Pisu, Ana Ciontea, Ioana Flora, Julieta Szonyi, Eva Isis Popovici, Ada Condeescu . Esemplare prodotto indipendente del cinema italiano che guarda al mercato internazionale racconta l'avventuroso viaggio di un gruppo di amici bolognesi che progettano di andare in vacanza in Romania e finiscono coinvolti nella caduta del regime di Ceausescu.
- THUNDER ROAD di e con Jim Cummings e con Kendal Farr, Nican Robinson, Jocelyn DeBoer, Macon Blair, Chelsea Edmundson, Ammie Masterson, Bill Wise, Jacqueline Doke, Shelley Calene-Black, Kevin Olliff, Marshall Allman, Chris Doubek. Jimmy Arnaud (un formidabile one-man-show interpretato dal regista stesso) è un poliziotto in crisi: la moglie vuole lasciarlo, con la figlia non ha rapporti, i superiori lo sbeffeggiano e in più gli muore la madre. Al funerale, invece dell'orazione funebre, improvvisa un balletto sulle note della canzone adorata dalla donna: la celebre hit di Bruce Springsteen, lasciando tutti sbigottiti.
Acido, spiazzante, drammatico e comico allo stesso tempo, il film - derivato del corto omonimo che ha vinto al Sundance - è un classico esempio di cinema indipendente americano pieno di intelligenza e creatività.
- LISTEN di Ana Roucha de Sosa con Lúcia Moniz, Sophia Myles, Ruben Garcia, Maisie Sly, Kiran Sonia Sawar. Bela e Jota sono immigrati portoghesi nella periferia londinese. Hanno tre figli, una dei quali, Lu, è affetta da sordità. La famiglia è molto unita, ma del tutto priva di quelle risorse economiche che le consentirebbero un'esistenza serena: la madre è ridotta a rubacchiare al supermercato, il padre è un artista squattrinato.
E gli assistenti sociali, dopo una segnalazione da parte della scuola di Lu, sono alle porte, pronti a sottrarre i figli ai genitori per darli forzatamente in adozione. Premiato a Venezia nella sezione Orizzonti, si vede adesso sulla piattaforma MIOCINEMA - NUOVO CINEMA PARALITICO di Davide Ferrario e Franco Arminio.
Il regista e il poeta raccontano insieme un'Italia diversa da quella universalmente nota attraverso numerosissimi e brevissimi cortometraggi. I luoghi osservati dalla telecamera di Ferrario e riletti dalle riflessioni, dalle poesie e dalle citazioni di Arminio vanno da Nord a Sud senza però la pretesa di seguire un itinerario che non sia quello del provocare sensazioni. Prodotto dal Corriere della Sera come una sorta di web serie, il film è adesso disponibile in piattaforma ed è destinato a sorprendere lo spettatore curioso.
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