''Ci incontriamo in un momento cruciale: la pandemia ha reso ancora più evidente quanto siamo interdipendenti, quanto sia necessario che i Paesi lavorino insieme: perché problemi globali esigono risposte globali. Allo stesso tempo la pandemia ci ha anche fatto capire quanto la cultura sia la linfa delle nostre vite. Le piazze vuote, i musei chiusi come i cinema, i teatri, le biblioteche, hanno reso le nostre città tristi, spente. Per questo ora sappiamo che sarà la cultura la chiave della ripartenza, il motore di una crescita innovativa, sostenibile ed equilibrata''. Lo ha detto il Ministro della Cultura Dario Franceschini.
Draghi, sostegno a cultura cruciale per la ripartenza - "Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese". Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento al Colosseo al G20 della Cultura. Aprendo prima ministeriale della Cultura nella storia del G20, il premier si è detto "molto orgoglioso che questo debutto avvenga in Italia. Storia e bellezza sono parti integranti dell'essere italiani. Quando il mondo ci guarda, vede prima di tutto arte, musica e letteratura. Voglio quindi ringraziare chi lavora nei nostri teatri, nelle nostre biblioteche e nei nostri musei. Perché la riscoperta del passato è condizione necessaria per la creazione del futuro".
"Per cultura investimenti e digitalizzazione"- La conservazione del patrimonio "non deve essere sinonimo di immobilismo. È per questo che agli investimenti associamo un programma di riforme e semplificazioni. Dobbiamo permettere ai nostri giovani di liberare le proprie energie e il proprio dinamismo. E promuovere l'uso della tecnologia, ad esempio nella digitalizzazione di archivi e opere d'arte. Perché l'Italia sia, allo stesso tempo, custode di tesori e laboratorio di idee". E' un passaggio dell'intervento del premier Mario Draghi al G20 della Cultura al Colosseo.
"Il sostegno alla cultura è cruciale per la ripartenza del Paese. Il settore dei viaggi e del turismo vale il 13% del prodotto interno lordo e impiega in maniera diretta o indiretta tre milioni e mezzo di persone. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato dall'Unione Europea, investiamo in queste attività quasi 7 miliardi di euro.". Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento al G20 della Cultura al Colosseo.
Draghi, intera Italia da considerare patrimonio Unesco - Nel suo intervento al Colosseo per il G20 della Cultura, il premier Mario Draghi ha citato il 'record' di siti, 58, considerati patrimonio dell'Unesco: "Qualche giorno fa, scherzando con il ministro Franceschini, ho detto che sarebbe da considerare l'intero Paese come sito Unesco".
Franceschini ha accolto al Colosseo le oltre 40 delegazioni per il G20 della Cultura. Con il ministro c'è anche la direttrice del parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo e la sottosegretaria Lucia Borgonzoni e sta suonando la banda dell'Arma dei Carabinieri. Al Colosseo c'è anche il premier Draghi
IL PROGRAMMA
Un gigante della cultura come il maestro Riccardo Muti che ha dedicato gran parte dei suoi 80 anni, appena magnificamente compiuti, non solo alla musica ma anche all'insegnamento ai più giovani. E poi il responsabile di una delle punte di diamante della rete museale italiana, ovvero Christian Greco direttore del museo Egizio di Torino.
Saranno loro, assieme al ministro della Cultura Dario Franceschini e al premier Mario Draghi, a fare gli onori di casa del grande appuntamento del G20 della Cultura che riunisce a Roma i ministri delle venti maggiori economie mondiali e quasi 40 delegazioni e si aprirà il 29 luglio nel tardo pomeriggio nell'arena del Colosseo. Con loro anche la direttrice generale dell'Unesco Audrey Azoloulay, Unesco che ha appena assegnato altri 4 riconoscimenti a Padova e la pittura del '300, ai Portici di Bologna, San Miniato e piazzale Michelangelo a Firenze e a Montecatini città termale europea che fanno schizzare il totale dell'Italia sopra i 70. "Un risultato straordinario", ammette soddisfatto Franceschini, e "una bella notizia alla vigilia del G20 Cultura che l'Italia si appresta ad ospitare per la prima volta".
L'evento sarà suggellato in serata dal concerto dell'orchestra giovanile Luigi Cherubini diretta da Muti al Quirinale e trasmessa in diretta su Rai1.
"Un grande regalo" quello fatto dal maestro, spiega il ministro della Cultura, che annuncia la serata "in quella che il Capo dello Stato ama definire la casa degli italiani" sarà anche l'occasione di festeggiare il compleanno di Muti che compie oggi 80 anni. I lavori entreranno nel vivo il giorno dopo in una lunga giornata di scambi e dibattiti a Palazzo Barberini sui alcuni dei temi più "scottanti" della cultura in tutto il mondo: dalle politiche di tutela e restauro al traffico illecito di opere d'arte, dalla formazione dei giovani alla ripartenza dei musei dopo la pandemia.
L'obiettivo del G20, ha spiegato Franceschini, è arrivare alla firma di una dichiarazione congiunta dei ministri del G20 e delle organizzazioni che si occupano a vario titolo di cultura "che preveda una serie di impegni su molti temi" e anche "la stabilizzazione del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo. "Anche nei momenti in cui tutto divide e allontana, ai Paesi può restare sempre aperto un spiraglio di dialogo sulla cultura" ha aggiunto il ministro spiegando che la cultura è un mezzo di dialogo formidabile tra i popoli e rilevando che l'Italia può esercitare un'indiscussa leadership in questo campo.
Assieme ai ministri dei Paesi membri e invitati, a Roma si riuniscono i vertici delle principali organizzazioni internazionali attive in materia, tra cui: l'Unesco, l'Ocse, il Consiglio d'Europa, l'Unione per il Mediterraneo, le organizzazioni internazionali del settore culturale quali Iccrom, Icom, Icomos, i protagonisti del contrasto agli illeciti contro il patrimonio culturale quali l'agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine Unodc, Interpol e l'organizzazione doganale Wco. Per l'Italia interverranno anche i Carabinieri della Tutela del patrimonio culturale, l'Istituto centrale per il restauro e la Scuola dei Beni e delle attività culturali.
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