/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Addio a Chiara Samugheo, la fotografa delle dive

Addio a Chiara Samugheo, la fotografa delle dive

Aveva 86 anni. Da Hollywood a Cinecittà ritrasse star del '900

ROMA, 14 gennaio 2022, 09:33

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' morta il 13 gennaio a Bari Chiara Samugheo, grande fotografa delle dive negli anni Sessanta e Settanta del Novecento, da Liz Taylor a Monica Vitti, da Shirley MacLane a Sophia Loren, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida. Lo confermano all'ANSA fonti vicine alla famiglia.
    Nata a Bari il 25 marzo 1935 (ma in molti sostengono che fosse del '25: la sua data di nascita è stato uno dei segreti meglio conservati della sua vita), vero nome Chiara Paparella, era tornata nel capoluogo pugliese al termine di una intensissima vita professionale trascorsa tra Milano, Roma e Nizza, amica di giornalisti e intellettuali, da Enzo Biagi a Pierpaolo Pasolini, da Alberto Moravia a Giorgio Strehler. Fu il giornalista Pasquale Prunas, a lungo suo compagno di vita, a consigliarle di prendere un nome d'arte scegliendo per lei quello di un villaggio sardo.
    L'approdo alla fotografia per il cinema dopo un primo periodo dedicato alla cronaca e a reportage sociali. Poi il successo che l'ha portata a firmare le copertine delle grandi riviste internazionali e ad affermarsi come la prima fotografa professionista italiana. Quello che la differenzia dai suoi colleghi è la capacità di creare con il suo soggetto un dialogo e una profonda intimità, facendoli trapelare dalle sue fotografie. Giocando sull'essenzialità delle linee, sui contrasti cromatici forti, su sontuose acconciature, ha rinnovato in modo eclatante il ritratto di studio, che diventerà un modello per la successiva fotografia di moda e cinema degli anni '80. Buona parte del suo immenso archivio fotografico, che conta più di 165 mila scatti, è conservato al Centro Studi e archivio della comunicazione dell'università di Parma. L'ultima mostra, che volle dedicare a Raffaella Carrà, è stata allestita ad Avellino lo scorso autunno con la curatela di Gianluca Marziani.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza