/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fausto Brizzi, ribellarsi al politicamente corretto

Fausto Brizzi, ribellarsi al politicamente corretto

Regista con la Pastorelli al Filming Sardegna per Da grandi

CAGLIAR, 22 giugno 2023, 19:49

Francesco Gallo

ANSACheck

Photocall del film 'La mia banda suona il pop ' ' di Fausto Brizzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Photocall del film  'La mia banda suona il pop ' ' di Fausto Brizzi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Photocall del film 'La mia banda suona il pop ' ' di Fausto Brizzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ormai bisogna stare attenti a quello che si scrive, stare attenti al politicamente corretto.
    Oggi grandi film, capolavori come Amici miei sarebbero impossibili da fare. Anche gli schiaffi alla stazione sarebbero giudicati sconvenienti". Così, al Filming Sardegna Festival, Fausto Brizzi che, insieme a Ilenia Pastorelli, ha presentato il suo ultimo film, Da grandi, dal 28 giugno su Prime video e apertura di questa sesta edizione del festival.
    Il film racconta la storia di un gruppo di bambini di nove anni, Marco, Tato, Serena e Leo, legati da una forte amicizia e con una situazione familiare molto simile, che a un certo punto scompaiono. In realtà, per una sorta di magia, sono diventati improvvisamente adulti, o meglio si ritrovano in un corpo adulto pur restando dei bambini.
    Si tratta di Marco (Enrico Brignano), Serena (Pastorelli), Tato (Paolo Kessisoglu) e Leo (Luca Bizzarri). I quattro si ritrovano riuniti la sera del compleanno di Marco e, giunto il momento di spegnere la candelina, tutti esprimono lo stesso identico desiderio, ovvero crescere e diventare grandi. Il giorno dopo Marco, Tato, Serena e Leo si risvegliano adulti, hanno l'età dei loro genitori, nonostante i loro comportamenti siano ancora quelli di bambini di nove anni.
    Da questo momento hanno inizio una serie di (dis)avventure che vedranno i quattro alle prese con la vita quotidiana di un adulto; dovranno, infatti, trovarsi un lavoro e una casa.
    Addirittura Marco riesce a conquistare la donna di cui si è innamorato, la maestra Francesca. Ma la loro vita adulta è davvero come l'hanno sempre immaginata? "Il film nasce da una chiacchiera con Franco Murri, l'autore del film Da grande, verso cui ho sempre avuto un'ossessione. Ho sempre pensato fosse una storia mia, una storia che avrei voluto raccontare io. Ma - sottolinea Brizzi - se si guarda a questo film del 1987, oggi sarebbe impossibile riproporlo. Basti pensare solo ai titoli di testa in cui c'è Renato Pozzetto che da piccolo accompagna la sorella all'asilo per poi andare alle elementari. Oggi sarebbe impossibile".
    Il regista spiega anche perché ha virato verso una commedia più family: "Certo oggi quando faccio un film immagino che, dopo il passaggio in sala, possa essere visto in tv da tutta la famiglia, insomma penso a un vero e proprio evergreen".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza