Smembrato a fine Cinquecento, torna a ricomporsi per la prima volta il Polittico agostiniano realizzato da Piero Della Francesca per l'altare maggiore della chiesa degli agostiniani a Borgo San Sepolcro nell'Aretino. Lo fa al museo Poldi Pezzoli di Milano che è riuscito a riunire le 8 tavole conosciute (la tavola centrale e gran parte della predella sono andate disperse), unendo al suo S. Nicola, le quattro della Frick Collection di New York e quelle di National Gallery di Londra, National di Washington e del museo di Arte Antiga di Lisbona per esporle nella mostra 'Piero della Francesca e il polittico agostiniano riunito'.
Il museo milanese possiede il pannello che raffigura San Nicola da Tolentino. Dalla Frick Collection di New York arrivano invece San Giovanni Evangelista, la Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo. Dal Museo Nacional di Lisbona Sant'Agostino, dalla National Gallery di Londra San Michele Arcangelo e dalla National Gallery of Art di Washington Sant'Apollonia.
Fino al 24 giugno le tavole, ciascuna con la cornice in cui sono stati montati nei secoli, saranno visibili nella stessa stanza in un allestimento di Italo Rota e di Cra-Carlo Ratti associati che le ha accostate a due a due con una illuminazione creata appositamente da Artemide.
L'esposizione - curata da Machtelt Brüggen Israëls, del Rijksmuseum, e Nathaniel Silver - è stata anche l'occasione per un esame diagnostico delle tavole. In particolare Fondazione Bracco che è main partner della mostra (mentre Intesa Sanpaolo è partner istituzionale con le Gallerie d'Italia) ha promosso gli esami sul San Nicola eseguiti sul posto da un team di ricercatori della Statale di Milano dello spinoff Iuss Pavia DeepTrace Technologies con la collaborazione del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, coordinato dalla professoressa Isabella Castiglioni che ha permesso di scoprire alcuni segreti della tavola (realizzata in pioppo) e delle tecniche di Piero della Francesca "pittore di luce", capace di utilizzare l'olio come i fiamminghi.
Questo, insieme all'esame delle altre tavole, ha permesso di fare una serie di scoperte e anche ipotesi su quanto manca.
Nell'angolo in basso a destra di San Michele Arcangelo si vede un gradino in porfido e sopra drappi di un prezioso broccato di velluto. Con lo stereomicroscopio, ha spiegato Israëls, è stato possibile vedere anche un piede e da qui si è formata la convinzione che siano piede e abito della Madonna inginocchiata "per ricevere la corona da Cristo". E sempre con la diagnostica per immagini è stato possibile vedere che due ali di angelo dipinte, una nella tavola di San Michele e una in quella di San Giovanni, sono state cancellate dopo la divisione del polittico per dare coerenza alle opere smembrate e adesso riunite. "La riunione del secolo" l'ha definita la direttrice del Poldi Alessandra Quarto, che ha approfittato della chiusura temporanea della Frick Gallery ed è riuscita a convincere al prestito gli altri musei.
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