Addio a Robert Towne, uno degli sceneggiatori più grandi di Hollywood, autore del capolavoro Chinatown con cui ha vinto il premio Oscar nel 1975. Towne è morto lunedì a Los Angeles a 89 anni e, come ha spiegato il suo agente Carri McClure, si è spento "pacificamente in casa circondato dalla sua amorevole famiglia". Lo sceneggiatore, il cui vero nome era Robert Bertram Schwartz, era nato nel 1934 a San Pedro, in California, da una famiglia benestante di immigrati ebrei russi. Quando aveva circa 7 anni vide il suo primo film e da quel giorno si appassionò al cinema. Suo padre Lou, che possedeva un negozio di abbigliamento femminile, in seguito cambiò il cognome da Schwartz a Towne, si dedicò al settore immobiliare e si trasferì con la moglie Helen e i due figli nella ricca Palos Verdes. Robert frequentò lì l'esclusiva Chadwick School, poi studiò filosofia e inglese al Pomona College, dove si laureò nel 1956. Mentre frequentava un corso di recitazione incontrò un altro aspirante attore, Jack Nicholson, con cui diventò grande amico e collaboratore (finchè non litigarono sulla realizzazione di un seguito di Chinatown). Dopo gli inizi per la tv, con programmi come 'The Lloyd Bridges Show', 'Organizzazione U.N.C.L.E.' e l'esperienza con 'Corman' al cinema, Towne ha lavorato a 'Gangster Story' di Arthur Penn e 'Il Padrino' di Francis Ford Coppola. Ha scritto anche 'Viva! Viva Villa!' e 'Yellow 33', diretto da Jack Nicholson. Lo sceneggiatore ha scritto pure le prime due parti della saga 'Mission: Impossible', e diversi classici del cinema hanno beneficiato del suo contributo, anche se il suo nome non compare: tra gli altri, 'Bonnie e Clyde' e 'Il Padrino'. Il suo capolavoro è considerato 'Chinatown', con Nicholson nel ruolo di un investigatore privato coinvolto in una storia di omicidi e speculazione edilizia. Oltre all'Oscar per quest'ultima pellicola ha ricevuto altre tre candidature: due per la migliore sceneggiatura non originale, nel 1974 per 'L'ultima corvé' e nel 1985 per 'Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie'. E una per la migliore sceneggiatura originale, nel 1976 con 'Shampoo'. Ha vinto anche un Bafta per la migliore sceneggiatura nel 1974 con 'L'ultima corvé'. Nel 2015 ha partecipato alla scrittura in qualità di produttore co-esecutivo dell'ultima stagione di 'Mad Men', per il quale con i suoi colleghi è stato premiato con un Writers Guild of America Award per la miglior serie drammatica. Towne era considerato un maestro nello scrivere dialoghi, mentre era meno dotato nel rispettare le scadenze, tanto da essere noto per consegnare sceneggiature ben oltre i tempi previsti. Lo storico del cinema David Thomson lo ha definito "un'affascinante contraddizione: per molti versi idealista, sentimentale e di grande talento, per altri un tipo da compromessi e ritardatario, così insicuro da sembrare a volte malvagio".
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