Napoli lo festeggerà il prossimo 24 luglio con un concerto in Piazza Mercato, a Ischia Global nei giorni scorsi c'è stata una affettuosa anteprima con la consegna del premio alla carriera: Peppe Barra compie 80 anni, 'Un'età certa' come recita il titolo scelto per le celebrazioni ufficiali, vissuta con la travolgente vitalità di un ragazzo e un calendario fittissimo di impegni per i prossimi mesi.
Figlio di Giulio Barra, fantasista e valente artista del Varietà, e dell'indimenticabile Concetta, sua compagna di scena per anni, attore, cantante, personaggio straordinario a tutto tondo, Barra è una delle voci più autorevoli del teatro e della canzone popolare napoletana e non solo. È un artista rispettato nel mondo, ambasciatore di una cultura che ha contribuito come pochi a salvaguardare nel tempo e far amare.
Ma Barra è stato ed è anche uno sperimentatore, sin dai tempi della Nuova Compagnia di Canto Popolare, capace di conferire nuova linfa a testi musicali e teatrali antichi di centinaia di anni, così come stravolgere, facendole proprie, canzoni tradizionali e composizioni recenti. Da più di mezzo secolo infatti è Razzullo, protagonista ogni Natale di quella seicentesca 'Cantata dei Pastori' che non è solo uno spettacolo ma una esperienza di vita per chi ha la fortuna di assistervi.
Un viaggio, quello in simbiosi con il personaggio del buffo scrivano, partito con Roberto De Simone,il grande maestro che tanti anni fa lo rassicurò: non era stonato come lui stesso, all'epoca incredibilmente timido, temeva. Anzi, doveva cantare perchè aveva una voce straordinaria. La stessa che oggi continua ad incantare tutte le generazioni, basta ascoltare il doppio album recentemente pubblicato, 'Cipria e caffè' (Enjoy All Music/Soundfly) che racchiude 13 brani, con la produzione artistica di Mario Conte e Paolo Del Vecchio, collaboratori da tempo di Barra sia in studio che sul palco. Perchè Peppe Barra può definirsi un personaggio di rilievo della cultura del Novecento, da decenni instancabile protagonista del recupero della tradizione popolare musicale e teatrale, ponte tra passato e futuro, grazie alla sua capacità di contaminare i generi, creando un repertorio dove i testi classici, le canzoni d'autore, la musica rock, jazz e quella barocca, dove si incontrano le tammurriate, le favole di Basile, Petito e Viviani, il cabaret, le filastrocche popolari, le liriche teatrali, le poesie.
"Sono felice, non rimpiango nulla della mia vita, anzi rifarei tutto, e attendo la mia festa. Penso di essere amato e riconosciuto ormai in tutta Italia, inoltre ho ottimi rapporti con gli artisti non solo di Napoli. Sono stato appena premiato al Global Ischia Festival, dove ho incontrato Gianna Nannini, Lina Sastri, abbiamo vissuto belle serate" racconta. Unica amarezza di questi giorni, la scomparsa di Angela Pagano.
Il meritatissimo tributo di Napoli è stato voluto fortemente dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: "Siamo orgogliosi di celebrare il talento indiscusso di Peppe Barra, simbolo della tradizione della musica e del teatro di Napoli. Da parte di tutta la città, gli rivolgiamo, anche con questo evento, i migliori auguri per i suoi 80 anni, e cogliamo l'occasione per ringraziarlo per il ruolo fondamentale che ha svolto nella diffusione della cultura partenopea ben oltre i confini del nostro territorio".
Nella piazza celebre per la rivolta di Masaniello c'è la Chiesa Santa Croce e Purgatorio dove lo stesso giorno sarà inaugurata la mostra "Peppe Barra- Il gesto e la voce" a cura di Francesco Esposito. La mostra, attraverso gli scatti di grandi fotografi, costumi di scena, dischi e altro materiale d'archivio, racconterà in un'unica grande immagine la straordinaria carriera di un artista iconico, colto, raffinato, nato per caso a Roma ma legato per sempre indissolubilmente alla sua Procida e naturalmente a Napoli. A seguire vi sarà l'attesa reunion delle Paranze e dei tammorrari del Vesuvio, per evocare il legame tra Barra e il mondo popolare, che avvolgeranno l'intera area di ritmi, canti e allegria. Alle 21,30 inizierà il grande concerto che vedrà con Barra, la vincitrice di Grammy Dee Dee Bridgewater, il cantautore, polistrumentista e compositore Angelo Branduardi e i partenopei Gnut e Toto Toralbo per sottolineare la vicinanza alle nuove generazioni. In scena ci saranno anche i suoi compagni di viaggio, Paolo Del Vecchio (chitarre, mandolino), Luca Urciuolo (pianoforte), Sasà Pelosi (basso acustico), Ivan La Cagnina (percussioni), Francesco Di Cristoforo (fiati etnici ) con l'intervento di Simone Bottasso (fisarmonica), Il DJ Set di Paolo Polcari (Almamegretta), sospeso tra tammurriate ed elettronica, chiuderà i festeggiamenti. Condurranno la serata Lalla Esposito e Luca De Lorenzo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA