La Reggia di Venaria scommette
sulla riapertura il più presto possibile, a maggio o, più
realisticamente, il 2 giugno. Con un punto di forza: i 60 ettari
dei giardini, premiati nel 2019 come il Parco più bello
d'Italia.
Guido Curto, direttore della Reggia e del Consorzio Residenze
Reali Sabaude, è al lavoro per la ripartenza "con le dovute
cautele, nei termini consentiti dalla legge". "Riapriremo i
giardini: ci saranno sorveglianti per evitare gli assembramenti,
il termoscanner per misurare la febbre, gli operatori
indosseranno le mascherine di tipo chirurgico e le regaleremo
al pubblico. Stiamo organizzando corsi di yoga e tai chi per una
ventina di persone alla volta", spiega Curto. "Penso agli
anziani, ma anche alle famiglie che potranno fare un picnic. Si
affitteranno le bici con percorsi che coinvolgeranno il Parco
della Mandria".
Per gli interni l'ingresso sarà dalle sale storiche del piano
terreno. Dal giorno in cui la Reggia riaprirà si potrà visitare
per tre mesi la mostra sul Barocco. "C'è la disponibilità dei
100 musei che ci hanno prestato le 210 opere. Sarà la prima
grande mostra che riapre", dice Curto.
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