Tornerà presto in Francia, a disposizione dell'autorità giudiziaria di Parigi, la porta del Bataclan dipinta da Banksy in omaggio alle 90 vittime dell'eccidio del 13 novembre 2015. Rubata a gennaio del 2019 e ritrovata il 10 giugno di quest'anno in un casolare della campagna abruzzese, l'opera dello street artist più famoso al mondo si trova da ieri sera in uno splendido salone di Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia, scortata dai carabinieri dei beni culturali italiani che l'hanno ritrovata un mese fa e che nei prossimi giorni ne scorteranno il viaggio fino alla frontiera.
Questa sera, intanto, la Ragazza triste, simbolicamente dipinta proprio su una delle uscite di sicurezza del locale parigino, sarà in qualche modo protagonista della Festa del 14 luglio, simbolo di una "memoria che commuove", sottolinea ringraziando l'Italia l'ambasciatore Christian Masset, ma anche della solidarietà e della cooperazione tra i due paesi. "Un gesto doveroso - commenta il generale Roberto Riccardi, comandante generale dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale- le opere d'arte devono essere restituite ai loro contesti". Il 14 luglio "è la festa della libertà e la libertà la celebriamo tutti - sottolinea il procuratore dell'Aquila Michele Renzo- il valore simbolico di questa porta ci dice che per la nostra libertà dovremo lottare sempre".
Per tornare ad ammirarla e a commuoversi, i parigini dovranno però aspettare ancora un po'. La polizia francese ha arrestato sei persone, i carabinieri italiani ne hanno denunciate altre due (uno è il proprietario del casolare dove la porta è stata ritrovata) le indagini però non sono chiuse. Le autorità francesi, spiega Riccardi, dovranno esaminarla. L'ambasciatore Masset si raccomanda: "Per carità non toccatela non vorremmo che la polizia francese isolasse il dna delle vostre impronte.."
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