E' tornata nella chiesa dove era
stata trafugata 49 anni fa una preziosa terracotta invetriata
della bottega di Andrea della Robbia. Il 5 settembre si è svolta
la cerimonia di restituzione dell'opera, una madonna con
bambino, trafugata la notte del 9 agosto del 1971 dalla chiesa
di San Giovanni Battista a Scansano (Grosseto): tra i presenti
il vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello Giovanni Roncari, il
sindaco di Scansano Francesco Marchi e il gen. Roberto
Riccardi, comandante del comando carabinieri per la tutela del
patrimonio culturale di Roma, che ha restituito la scultura,
rintracciata nel 2013 in Canada, rientrata in Italia l'anno
scorso, esposta nella mostra al Quirinale 'L'arte di salvare
l'arte. Frammenti di storia d'Italia', e che ora, concluso
l'intervento di perfezionamento delle misure di sicurezza
necessarie per la ricollocazione del bene nella sua sede
originaria, è potuta 'tornare a casa'.
L'allora parroco della chiesa di San Giovanni Battista, don
Francesco Mascalzi, denunciò subito il furto ai carabinieri
fornendo una foto del bassorilievo rubato. Immagine che si è
rivelata fondamentale per la prosecuzione delle indagini,
venendo inserita negli anni '80 nella Banca dati dei beni
culturali illecitamente sottratti. Nel 2013 i militari del Ntpc
di Firenze accertarono che la terracotta, dopo essere stata
venduta nel 2011 all'asta a Londra, era stata acquistata da un
canadese in buona fede, per 340mila dollari, da una galleria
d'arte statunitense. La comparazione fotografica tra l'immagine
presente nel catalogo di vendita e quella inserita in banca dati
permise di accertare, oltre all'identica corrispondenza
iconografica, la presenza di contrassegni identificativi univoci
quali la sbeccatura del naso del bambino, la mancanza di forma
triangolare nel mantello sopra al gomito del braccio destro
della Vergine e diverse cadute dello smalto sulla superficie.
Nel marzo del 2016 i carabinieri avviarono con il collezionista
canadese le prime trattative per la restituzione con
l'intermediazione dell'ambasciata italiana in Canada, poi nel
2018 l'ordine di confisca da parte del gip e nell'aprile 2019 il
rimpatrio effettuato sempre dai militari.
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