In occasione del trecentesimo
anniversario dalla nascita la Biblioteca Braidense di Milano
rende omaggio a Giovan Battista Piranesi, il più grande incisore
della storia dell'arte italiana, con una mostra dal titolo
'Piranesi a Milano'. Dall'1 ottobre al 14 novembre in mostra
nella Sala Maria Teresa ci sarà una raccolta di 97 opere tra
cataloghi, disegni, incisioni, libri, quadri, oltre a 66
fotografie di documentazione e due video.
Opere e materiali che testimoniano il legame tra Piranesi e
Milano, città dove per l'artista non è mai stato. Ma a
testimoniare questo legame ci sono materiali che provengono
dalla Biblioteca dell'Accademia di Brera, dalla Raccolta delle
stampe antiche Bertarelli, dal Civico Gabinetto dei disegni,
dall'archivio di Stato, dal museo del teatro alla Scala, dalla
biblioteca della scuola militare Teulié. "Dopo Palladio e prima
di Canova, Giovan Battista Piranesi è stato uno dei grandi
veneziani più conosciuti nel mondo - ha spiegato Pierluigi Panza
che con Aldo Coletto ha curato la mostra -. Abbiamo cercato di
coinvolgere tutte istituzioni milanesi per vedere qual è stato
il lascito in città di questo uomo che non ha mai messo piede a
Milano".
Piranesi, che fu anche architetto, scavatore, restauratore
di pezzi antichi, fu titolare di una importante bottega d'arte a
Roma. La mostra testimonia l'attenzione che Milano ha riservato
negli anni alle incisioni di Piranesi, come la serie delle
'Carceri' e dei 'Vasi'.
Tra i cataloghi conservati alla Braidense si segnala l'unica
copia al mondo di 'Antichità Romane', in mostra ci sono poi per
la prima volta alcuni volumi di una collezione completa delle
sue opere del tutto sconosciuta, quella della Biblioteca della
scuola militare Teulié di Milano. "Questa mostra - ha
sottolineato James Bradburne, direttore generale della
Pinacoteca di Brera - celebra non solo la bellezza delle cose
che abbiamo ma anche la loro esistenza. Questa è la prima mostra
della stagione autunnale, dove sperimentiamo le regole per il
contenimento del Covid, è un segno di speranza e futuro per
noi". La prenotazione è obbligatoria e la capienza sarà ridotta.
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