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Alla Biblioteca Braidense omaggio a Piranesi

Alla Biblioteca Braidense omaggio a Piranesi

A 300 anni da nascita si racconta suo legame con Milano

MILANO, 01 ottobre 2020, 13:21

Redazione ANSA

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In occasione del trecentesimo anniversario dalla nascita la Biblioteca Braidense di Milano rende omaggio a Giovan Battista Piranesi, il più grande incisore della storia dell'arte italiana, con una mostra dal titolo 'Piranesi a Milano'. Dall'1 ottobre al 14 novembre in mostra nella Sala Maria Teresa ci sarà una raccolta di 97 opere tra cataloghi, disegni, incisioni, libri, quadri, oltre a 66 fotografie di documentazione e due video.
    Opere e materiali che testimoniano il legame tra Piranesi e Milano, città dove per l'artista non è mai stato. Ma a testimoniare questo legame ci sono materiali che provengono dalla Biblioteca dell'Accademia di Brera, dalla Raccolta delle stampe antiche Bertarelli, dal Civico Gabinetto dei disegni, dall'archivio di Stato, dal museo del teatro alla Scala, dalla biblioteca della scuola militare Teulié. "Dopo Palladio e prima di Canova, Giovan Battista Piranesi è stato uno dei grandi veneziani più conosciuti nel mondo - ha spiegato Pierluigi Panza che con Aldo Coletto ha curato la mostra -. Abbiamo cercato di coinvolgere tutte istituzioni milanesi per vedere qual è stato il lascito in città di questo uomo che non ha mai messo piede a Milano".
    Piranesi, che fu anche architetto, scavatore, restauratore di pezzi antichi, fu titolare di una importante bottega d'arte a Roma. La mostra testimonia l'attenzione che Milano ha riservato negli anni alle incisioni di Piranesi, come la serie delle 'Carceri' e dei 'Vasi'.
    Tra i cataloghi conservati alla Braidense si segnala l'unica copia al mondo di 'Antichità Romane', in mostra ci sono poi per la prima volta alcuni volumi di una collezione completa delle sue opere del tutto sconosciuta, quella della Biblioteca della scuola militare Teulié di Milano. "Questa mostra - ha sottolineato James Bradburne, direttore generale della Pinacoteca di Brera - celebra non solo la bellezza delle cose che abbiamo ma anche la loro esistenza. Questa è la prima mostra della stagione autunnale, dove sperimentiamo le regole per il contenimento del Covid, è un segno di speranza e futuro per noi". La prenotazione è obbligatoria e la capienza sarà ridotta.
   
   

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