Il Museo che non c'è. E' uno dei
pochissimi esempi al mondo di museo non presente nella realtà,
ma progettato appositamente per essere visitato e apprezzato
solo sul web. Permette di ammirare la ricca collezione della
Fondazione De Fornaris, 70 capolavori di autori di primissimo
piano dall'Ottocento a oggi: da Hayez a Morbelli e Pellizza da
Volpedo, da de Chirico a Morandi e Casorati, da Burri a Carol
Rama e Paolini, fino a Merz, Pistoletto e Penone. Opere che per
statuto vengono date in comodato gratuito alla Gam di Torino,
che le espone a rotazione e solo per periodi limitati.
Il progetto, nato due anni fa quando il Covid non c'era, ha
subito un'accelerazione e ha acquisito maggiore rilevanza
durante il periodo di lockdown che ha mutato gli scenari
mondiali anche per quanto riguarda le realtà museali. Il Museo
Virtuale De Fornaris è stato realizzato da Infinity Reply,
società del Gruppo Reply specializzata nella progettazione e
sviluppo di contenuti e applicazioni 3D interattive. Il contesto
museale richiama l'architettura della Gam e propone
un'esperienza di visita il più simile possibile a quella reale.
Le opere sono presentate con criteri scientifici a cura di
Riccardo Passoni, direttore della Gam e presidente della
Commissione Artistica della Fondazione De Fornaris. "La
Fondazione potrà presentare la sua prestigiosa collezione al
mondo. Si permetterà così a studiosi e appassionati di scoprire
anche da remoto i suoi capolavori grazie all'utilizzo del 3D e
della realtà virtuale" spiega il presidente Piergiorgio Re.
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