Dopo la versione app, dal 4 maggio
è fruibile a Milano in presenza l'Exhibition IED di arte
generativa digitale, per un viaggio inedito nella creatività e
nel progetto. Sarà possibile esplorare una intera mostra
infilandosi un visore VR o premendo i tasti di un cabinato
videogame in pieno stile anni'80.
Ad attendere il pubblico, su appuntamento, nella sede IED
Milano è un'exhibition innovativa non solo per il contesto
virtuale che ospita le opere, ma anche per la sua fruizione, in
tre modalità che guardano alla contemporaneità e al futuro
strizzando l'occhio alla tecnologia vintage. Dopo l'app,
lanciata lo scorso gennaio, si apre infatti all'esperienza on
site tramite cabinato videogame (quello che i più nostalgici
ricorderanno nelle sale giochi, originale nella struttura ma
completamente rimodernato nello stile) e attraverso avanzati
visori Oculus per la realtà virtuale.
Al loro interno, una vera stanza delle meraviglie in cui
immergersi alla scoperta di innovative idee progettuali, dall'
illustrazione al cortometraggio, dalla moda alla fotografia, dal
product all'interior design: un mondo in cui muoversi per un
totale di 22 km di percorso virtuale per cabinato e app (3 i
chilometri considerando soltanto le gallery di immagini) e ben 4
km quadrati di spazio da esplorare in presenza con il visore
Oculus. "IED Amaze Project è un mondo interattivo gamificato, in
cui l'arte generativa tridimensionale crea un ambiente cangiante
e vivo intorno ai progetti presentati, in grado di far
coesistere diverse nature progettuali in un medesimo contesto",
racconta Giacomo Giannella, alumnus IED di CG Animation e
co-fondatore con Giuliana Geronimo dello studio milanese
Streamcolors, con cui IED ha collaborato per lo sviluppo e l'
implementazione dell'exhibition.
Sono 34 i progetti di tesi presentati, frutto dell'inventiva e
del talento di più di 100 studenti, la mostra propone oltre 350
foto, tre ore complessive di materiali video e 10 installazioni
in 3D, ma anche sketch, tavole e bozzetti parte del making of di
progetto, per dare risalto non solo al prodotto finito ma anche
al processo creativo e a quel metodo progettuale trasversale a
tutte le aree del design coinvolte.
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