È morto all'età di 97 anni
Stanislao Farri, noto fotografo di Reggio Emilia. Era nato a
Bibbiano, da un'umile famiglia di origine contadina. Nel '49
lasciò la bottega di calzolaio del padre per lavorare, in città,
come apprendista tipografo. Ma aveva già coltivato la sua
passione per l'obbiettivo tant'è che nel '43 aveva già
partecipato alla sua prima mostra fotografica collettiva. E
dodici anni dopo si dedica alla professione di fotografo.
Farri ha partecipato ad oltre 500 mostre italiane e straniere
ottenendo riconoscimenti internazionali nel settore
dilettantistico, mentre in quello della fotografia
professionale, si è distinto nel campo della documentazione dei
beni culturali e nel campo industriale, lasciando una preziosa
attestazione della storia del lavoro nella sua amata città,
Reggio Emilia. Farri ha intrapreso anche un'intensa attività di
indagine relativa alla cultura materiale come, ad esempio, le
ricerche sui caseifici e sugli usi e costumi delle classi più
umili, arrivando a costituire, nella moltitudine dei soggetti,
un archivio di straordinaria importanza. La sua bibliografia
conta più di settanta titoli e consiste in prestigiosi volumi
sia sulla documentazione dei beni culturali sia della sua
ricerca personale. L'archivio fotografico di Farri, pervenuto
alla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia dal 1995 al 2006 in più
lotti, è costituito da oltre 170.000 pezzi.
"Un grande artista e un amico della città. La comunità
reggiana, grazie all'archivio custodito in biblioteca Panizzi,
non dimenticherà uno dei più significativi maestri della
fotografia reggiana", lo ha ricordato il sindaco di Reggio
Emilia, Luca Vecchi in una nota stampa di cordoglio inviata dal
Comune.
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