Due scrittori, Leonardo Sciascia e
Jorge Louis Borges, immortalati da Ferdinando Scianna e uno
sguardo di donna - quello di Carla Cerati - su volti, corpi,
paesaggi. E' il ritratto a fornire il principale filo conduttore
nell'appuntamento autunnale con la grande fotografia alla Reggia
di Colorno, nella Bassa parmense. Le mostre (Scianna è in
programma dal 12 settembre all'8 dicembre, Cerati dal 16 ottobre
all'8 dicembre), curate da Sandro Parmiggiani e organizzate da
Antea, si inseriscono nel programma di Colorno Photo Life, che
offre agli appassionati di ogni livello l'occasione di esporre
le proprie opere al fianco di quelle dei maestri e vedere le
tendenze in atto nell'ambito della fotografia nazionale.
Ferdinando Scianna, nato a Bagheria (Palermo) nel 1943 e
introdotto nell'82 da Henri Cartier-Bresson nella famosa Agenzia
Magnum Photos, nei 44 ritratti di Sciascia e Borges scava nei
volti e nei corpi di due scrittori a lui molto cari. Se
l'incontro con Borges è degli anni Ottanta, quello con Sciascia
risale al 1963, dando vita a un'amicizia e a una collaborazione
tali da indurre Scianna a definire lo scrittore siciliano 'un
secondo padre'. Più ampia la rassegna di immagini di Carla
Cerati (1927-2016): le 88 foto in mostra - provenienti dal fondo
Cerati presso lo Csac di Parma - ritraggono personaggi che lei
ebbe modo di frequentare: scrittori (Calvino, Pasolini, Marquez,
Vargas Llosa, tra gli altri), artisti, architetti, gente del
teatro (memorabili una serie di immagini del Living Theatre con
le tipiche contorsioni dei corpi e dei volti). Altrettanto
significativi sono i nudi di donna in bianco e nero, nei quali
si coglie quanto diverso sia lo sguardo femminile sul corpo
della donna rispetto a quello maschile, e i paesaggi,
soprattutto quelli delle Langhe, che evocano le atmosfere di
Cesare Pavese e di Beppe Fenoglio e che sono in sintonia con le
ricerche sul segno nell'arte e nella fotografia degli anni
Sessanta.
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