Vivere Palazzo Farnese a 360
gradi, in un'esperienza immersiva e coinvolgente: è quanto
promette la 'mostra esperienziale' che andrà in scena dal 24
settembre e che si propone di offrire al pubblico, che sarà
accompagnato dalle guide professioniste già coinvolte nelle
visite alla scoperta di Piacenza, un percorso inedito
all'interno del maestoso edificio vignolesco, rendendo
visitabili ambienti finora preclusi durante i consueti itinerari
guidati. "L'evento - spiega l'assessore a cultura e turismo
Jonathan Papamarenghi - si propone non solo come una semplice
esposizione di opere, ma come un'avventura tutta da vivere e
scoprire, tra le scale a chiocciola e gli spazi più reconditi
del Palazzo".
Partendo dal Museo delle Carrozze nei sotterranei, si salirà
per una suggestiva scala a chiocciola fino all'ultimo piano
dell'edificio, sede attuale dell'Archivio di Stato. Da lì si
intraprenderà un percorso in discesa che avrà ad oggetto la
Cappella Ducale e proseguirà nella Pinacoteca, collocata nel
cosiddetto 'Appartamento Dorato' con le volte affrescate da
autori quali Andrea Seghizzi e Giovanni Battista Caccioli.
Dalla Pinacoteca si avrà accesso a due mezzanini: in quello
superiore, tra il piano nobile e l'ultimo piano, originariamente
destinato ad alcova delle damigelle, si potranno ammirare le
'Storie Zefiro e Flora' dipinte tra 1710 e 1711 dal fiorentino
Sebastiano Galeotti: le dimensioni contenute della stanza
permettono di apprezzare da vicino la grande qualità dell'opera,
ma allo stesso tempo la geniale quadratura ideata dal cremonese
Francesco Natali, collaboratore in più occasioni del Galeotti,
il quale dilata illusoriamente lo spazio tanto da far percepire
assai più lontane le mitologiche figure volteggianti. Scendendo
poi nell'ammezzato si darà spazio ad un artista fiammingo che
fece fortuna a Piacenza, Robert De Longe. Qui verranno svelati
sette ovali, donati al museo nel 1961 da Carlo Anguissola ma
troppo a lungo destinati ai depositi.
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