Una grandiosa scultura classica, riprodotta con un calco di gesso, con appoggiata una sfera specchiante in vetro soffiato blu. E' l'opera 'Gazing Ball, Centaur and Lapith Maiden' (2013), dell'artista americano Jeff Koons, ospitata alle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo di piazza Scala a Milano. Un'installazione che crea un ideale collegamento tra il capoluogo lombardo e Firenze, dove, a Palazzo Strozzi, si terrà, a partire dal 2 ottobre 2021 fino al 30 gennaio 2022 la mostra dal titolo 'Jeff Koons. Shine', con Intesa Sanpaolo come Main Partner.
L'opera esposta a Milano fa parte della celebre serie 'Gazing Ball', in cui l'artista colloca lucide sfere specchianti in vetro blu su fedeli riproduzioni di opere, sia di pittura che di scultura, di autori diversissimi: da Leonardo Da Vinci a Eduard Manet, da Giotto a Vincent Van Gogh, da Prassitele a Cristophe-Gabriel Allegrain. Qui la sfera è collocata sul calco in gesso di una scultura in marmo (oltre due metri e mezzo di altezza e quasi due metri e venti di lunghezza), parte del frontone occidentale del Tempio di Zeus a Olimpia, in Grecia, raffigurante la lotta tra un centauro e una donna Lapita. Per il calco, Koons ha utilizzato uno ottocentesco già parte di una collezione del Metropolitan Museum of Art di New York.
L'episodio raffigurato nell'opera esposta a Milano è tratto dal mito greco della battaglia tra Centauri e Lapiti, uno dei soggetti più popolari della storia dell'arte classica e rinascimentale, simbolo della lotta tra ordine e caos, civiltà e barbarie. Koons crea così un ibrido tra diverse dimensioni temporali e soprattutto una riflessione sul rapporto tra pubblico e opera d'arte. E' la sfera specchiante a essere la protagonista, infatti, attirando lo sguardo dello spettatore, e inglobandolo nell'opera insieme all'ambiente circostante.
Secondo Michele Coppola, executive director Arte cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo, "la mostra dedicata a Koons rafforza lo storico legame con Palazzo Strozzi a Firenze ospitando, anche nel museo di Intesa Sanpaolo, un riconosciuto protagonista dell'arte mondiale".
"Siamo orgogliosi di lavorare con Gallerie d'Italia nella celebrazione di un artista internazionale del calibro di Koons che con le sue opere, da 40 anni, sfida la percezione e la riflessione sul concetto e sul ruolo dell'arte nel mondo contemporaneo" ha aggiunto Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi.
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