++ RIPETIZIONE CORRETTA ALLA RIGA 11
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E' Maurizio Cattelan l'artista italiano più presente nei musei
mondiali del contemporaneo. Il suo nome spicca in 13 collezioni
permanenti, 12 mostre personali e in 58 collettive. A
raccontarlo, il primo rapporto "Quanto è (ri)conosciuta l'arte
italiana all'estero", pubblicato dallo studio di professionisti
per l'arte e la cultura BBS-Lombard in collaborazione con ARTE
Generali e illustrato oggi alla presenza del ministro della
cultura Dario Franceschini e di Marco Sesana, Country Manager e
Ceo di Generali Italia e Globali Business Lines con
l'organizzazione tecnica di Arthemisia.
Nella classifica dei 10 artisti più presenti nei musei nel
mondo, secondo il Rapporto curato da Silvia Anna Barrilà, Franco
Broccardi, Maria Adelaide Marchesoni, Marilena Pirrelli e Irene
Sanesi, spiccano poi Vanessa Beecroft (RPT Beecroft), Rosa
Barbara, Luisa Lambri, Tatiana Trouvé, Monica Bonvicini, Enrico
David, Diego Perrone e Francesco Vezzoli.
Dall'analisi emerge anche che gli artisti italiani sono stati
poco presenti nelle 18 biennali internazionali (54 presenti di
cui 40 under 1960), assenti in particolare in quelle di ricerca
e asiatiche. Compaiono più frequentemente quando i curatori
conoscono la scena italiana o se gli stessi artisti risiedono
già all'estero. Altrimenti le scelte ricadono sui nomi italiani
già affermati a livello internazionale. D'altronde anche nel
Paese la presenza degli italiani nell'Esposizione internazionale
d'Arte delle ultime 7 edizioni della Biennale dal 2007 al 2019 è
molto rarefatta (dal 2,6 all'11,9%). Solo quest'anno, con la
nomina della curatrice Cecilia Alemani si è favorito l'ingresso
di diversi italiani, che rappresentano il 12% del totale degli
artisti.
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