Un excursus sulla pittura emiliana
dalla fine del '400 sino al primo '800 attraverso 84 quadri e
una scultura, messi a disposizione gratuitamente dal
collezionista e imprenditore bolognese Michelangelo Poletti, si
possono ammirare da domani, 7 aprile, fino al 24 luglio nelle
sale affrescate dai Carracci di Palazzo Fava a Bologna, uno dei
poli del circuito museale di 'Genus Bononiae. Musei nella
Città'. La mostra 'La Quadreria del Castello. Pittura emiliana
nella Collezione di Michelangelo Poletti' è curata da Angelo
Mazza e presenta opere mai esposte prima, mettendole in
relazione con i dipinti e la storia di committenza del luogo che
le ospita.
La Collezione, normalmente custodita nel Castello di San
Martino in Soverzano, dimora di Poletti, "si è formata negli
ultimi trent'anni grazie alla passione di un imprenditore
sensibile alle ragioni della cultura - ha spiegato il curatore
- La selezione offre una documentazione assai rappresentativa
della 'Pinacoteca Poletti', raccolta che comprende la più
cospicua e significativa collezione di pittura emiliana in mani
private".
In sei sezioni, la mostra parte dalla Sala del mito di
Giasone e Medea, affrescata dai Carracci, "I pittori di Palazzo
Fava. Pasinelli, Creti, Graziani, Milani" con artisti che
proprio a Palazzo Fava si sono formati. Si passa poi alla
sezione "Il genio femminile. Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani,
Lucia Casalini", donne che hanno dato un contributo fondamentale
alla storia figurativa di Bologna; la terza sezione è chiamata
"Rinascimento e anticlassicismo tra Romagna e centri padani dal
'Maestro dei Baldraccani' a 'Girolamo Genga e Garofalo'"; alla
sezione "Protagonisti del secondo Cinquecento a Bologna. Tra
Maniera e Controriforma" segue un "Itinerario nel Seicento" e
uno sui "Maestri e allievi nel Settecento. I pittori
dell'Accademia Clementina". Chiude il percorso l'exodus "Tra
Sette e Ottocento. Due dipinti emblematici", che presenta il
modelletto di Pelagio Palagi con Isabella d'Aragona che chiede
protezione a Carlo VIII, e un dipinto di Jacopo Alessandro
Calvi, San Francesco implora la protezione della Madonna sui
pellegrini. La mostra è accompagnata da concerti e da un ciclo
di conferenze.
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