Sei appuntamenti in cinque siti
diversi per ammirare i tesori di Mont'e Prama e Barumini. Si
svolgerà dal 28 giugno al 3 luglio il Festival dell'Archeologia
"L'Isola dei Giganti", organizzato dalla Fondazione Mont'e
Prama, in collaborazione con la Fondazione Barumini e il
patrocinio della Regione Sardegna, del ministero della Cultura,
del Comune di Cabras e della Fondazione di Sardegna.
Si partirà il 28 giugno a Barumini con un pre-festival a
pochi passi da "Su Nuraxi", sito archeologico patrimonio
dell'Unesco. Una serata dedicata a Giovanni Lilliu, con letture
di alcuni suoi brani per celebrare la sua figura e la storia
della scoperta del grande castello nuragico. Si proseguirà il
giorno successivo a Mont'e Prama. Il 30 giugno ci si sposterà
alla Peschiera Mar 'e Pontis e l'1 luglio la cornice sarà quella
del giardino del Museo Civico "Giovanni Marongiu" di Cabras. Il
2 luglio all'anfiteatro di Tharros spazio all'Archeoastronomia
con i "Racconti sotto il cielo di Tharros. Chiusura prevista
domenica 3 luglio, sempre a Tharros, con "Sardegna Isola
Megalitica".
"Si tratta di un evento che punta a far conoscere lo
straordinario patrimonio archeologico di Cabras e Barumini
attraverso momenti di altissimo valore scientifico e artistico -
spiega il presidente della Fondazione Mont'e Prama Anthony
Muroni - Il nostro obiettivo è quello di avvicinare quante più
persone alle bellezze del nostro territorio". "Quest'anno la
programmazione si arricchisce, grazie alla Fondazione Mont'e
Prama, di un evento di elevato spessore culturale - afferma il
sindaco di Cabras Andrea Abis -. Credo molto in questa
impostazione e programmiamo in modo tale che il Festival diventi
un punto di riferimento per il mondo della ricerca, della
cultura ma diventi anche un appuntamento fisso annuale per la
promozione turistica del territorio".
"Celebrare i Giganti sotto il profilo musicale significa
guardare al passato per disegnare il futuro - dice Paolo Fresu,
che salirà sul palco il 3 luglio -. Offrire una panoramica del
repertorio e dello strumentario popolare significa raccontare la
storia dei sardi attraverso le voci e gli strumenti".
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