Per salvare la città di Betulia e il
popolo d'Israele, Giuditta sta per uccidere Oloferne. Nella mano
destra la spada affilata, mentre la sinistra afferra
vigorosamente i capelli dell'uomo. Sul letto sfatto, il generale
assiro è sospeso tra la vita e la morte. Il capolavoro di
Caravaggio, commissionato intorno all'anno 1600 dal genovese
Ottavio Costa e oggi gioiello delle Gallerie Nazionali di Arte
Antica a Palazzo Barberini, è ora pienamente fruibile anche per
il pubblico con disabilità visiva. La tela è infatti
protagonista di "Emozioni tattili: Giuditta e Oloferne del
Caravaggio, i polpastrelli raccontano", progetto - sostenuto
dalla Fondazione Roma, ideato dall'Associazione di volontariato
Museum-Odv, con il riconoscimento dell'Unione Ciechi - che porta
direttamente nella sala del dipinto un modello tattile
dell'opera. Realizzata dallo studio Architalab, la tavola (66
per 66 cm) rappresenta il dipinto di Giuditta e Oloferne in una
restituzione tridimensionale e proprio grazie alle diverse
profondità fornisce informazioni iconografiche precise dei
diversi elementi che animano la composizione. Accanto, una
legenda con caratteri ingranditi e in braille trasparente,
disegni in rilievo per approfondire le immagini del quadro,
cinque testi in braille donati dall'Istituto Sant'Alessio e due
Qr code per altrettanti contenuti audio: la spiegazione del
dipinto su testi forniti dal curatore delle Gallerie Nazionali
Yuri Primarosa e una drammatizzazione dell'evento con gli attori
Lucia Bianchi, Stefano Pavone, Devis Tagliaferro e Mimmo
Valente. Per l'Associazione Museum è un'ulteriore tappa nel
percorso della "fruizione del patrimonio artistico" a tutte le
utenze nelle istituzioni museali di Roma, dopo gli interventi
già realizzati ai Capitolini, al Museo Etrusco di Villa Giulia,
La Galleria Nazionale, Museo Bilotti, Museo Pigorini e al Museo
Lavinium.
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