Grazie al restauro curato da
Fondazione Patrimonio Ca' Granda e finanziato dal Policlinico di
Milano con Regione Lombardia, l'antica chiesa del XV secolo di
San Rocco a Fallavecchia, nel Milanese, è stata salvata
dall'imminente crollo. E sono anche stati ritrovati degli
affreschi del XVI secolo, che erano nascosti da un
controsoffitto.
Si tratta di un ciclo pittorico inedito con affreschi di "San
Rocco", "San Sebastiano" e una "Crocifissione con Maddalena e
san Giovanni Battista", attribuiti alla bottega di Aurelio
Luini, figlio di Bernardino. La chiesa - un bene di proprietà
pubblica donato da Papa Pio IV nel 1561 alla Ca' Granda, come un
tempo veniva chiamato il Policlinico di Milano - era divenuta
nel tempo inagibile a causa delle fragili fondamenta poggiate
letteralmente sulla sabbia, con un rischio sempre più prossimo
di crollo. Grazie all'intervento di risanamento e restauro,
iniziato nel 2020, l'antico luogo di preghiera, dedicato al
santo protettore degli appestati, verrà ufficialmente inaugurato
e riaperto al pubblico domenica 11 settembre, in occasione della
festa patronale di Fallavecchia, con la presentazione dei lavori
di restauro e la santa Messa.
Il progetto di recupero ha interessato anche il vicino
oratorio di Santa Maria Addolorata presso la cascina di
Coronate, dove nell'XI secolo si stabilirono i 12 monaci
cistercensi francesi guidati dall'abate di Morimond in attesa
della costruzione dell'abbazia di Morimondo da loro fondata.
Il costo complessivo del restauro curato da Fondazione
Patrimonio Ca' Granda dei due oratori è stato di 324.543 euro,
finanziato dal Policlinico con il sostegno di Regione Lombardia.
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