Un accordo di collaborazione
internazionale tra gli Uffizi e il governo dell'Uzbekistan è
stato firmato oggi dal direttore delle Gallerie fiorentine, Eike
Schmidt, in visita a Tashkent. L'intesa, che per parte uzbeka è
stata firmata dalla direttrice della Fondazione per lo sviluppo
dell'arte e della cultura del governo, Gayane Umerova, si
inserisce nel quadro del rafforzamento del dialogo tra i due
Paesi.
Il protocollo prevede la nascita di una profonda
collaborazione fra la Fondazione uzbeka e le Gallerie degli
Uffizi volta a rafforzare il dialogo e la conoscenza tra le due
istituzioni e le rispettive culture, attraverso la condivisione
di esperienze e strategie future. L'accordo, promosso
dall'ambasciatore d'Italia a Tashkent Agostino Pinna, prevede
che le due istituzioni si scambieranno informazioni, studi,
pubblicazioni, faciliteranno prestiti e scambi e si
confronteranno sulle reciproche esperienze di gestione museale,
collaboreranno nei settori della formazione e nella
progettazione di mostre sia in Uzbekistan che a Firenze a
partire dal 2024.
L'accordo è stato firmato in occasione di una visita in
Uzbekistan di Schmidt, che ha in programma incontri con le più
importanti istituzioni culturali della scena del Paese asiatico,
non solo a Tashkent ma anche a Samarcanda, Nukus e Bukhara.
"La visita del direttore delle Gallerie degli Uffizi - ha
detto l'ambasciatore Pinna - apre un nuovo e più intenso
capitolo di cooperazione museale, una sfera che consoliderà il
crescente partenariato tra due Paesi antichi e ricchi di
storia".
"Le tradizioni millenarie dell'Uzbekistan - ha sottolineato
da parte sua Schmidt - oggi come ieri paese strategico al
crocevia della Via della Seta, formano una base solida per gli
scambi culturali e la cooperazione internazionale con Le
Gallerie degli Uffizi. A settembre sul nostro sito web abbiamo
lanciato una serie di videostorie in lingua uzbeka sui
capolavori del museo. Ora renderemo noti in Italia i tesori
dell'Uzbekistan, nel contempo promovendo le conoscenze sull'arte
italiana in questo glorioso nodo geografico, in cui l'Oriente e
l'Occidente si incontrano".
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