Dopo anni di lavori di restauro è
stata riaperta al pubblico a Tripoli la cosiddetta "Tomba di
Aelia Arisuth", nota anche come "dei fedeli di Mitra", l'ipogeo
che costituisce uno dei monumenti più rappresentativi di Oea,
l'antico nome della capitale libica. Lo annuncia una nota
dell'Ambasciata d'Italia in Libia segnalando che l'inaugurazione
è stata aperta questo pomeriggio dall'Ambasciatore Giuseppe
Buccino Grimaldi.
La tomba sotterranea si trova a Gargaresc, nella periferia
occidentale di Tripoli e il suo recupero, che ha incluso il
restauro di dipinti murali, è frutto del lavoro congiunto tra
archeologi italiani e libici reso possibile "grazie al sostegno
dell'Ambasciata italiana a Tripoli, al prezioso contributo del
Prof. Bashir O. Galgham, Direttore dell'Ufficio Relazioni
Internazionali" del Dipartimento di Antichità della Libia (DoA)
e "al sostegno finanziario del Ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale" italiano e della "Fondazione
MedA" (Mediterraneo Antico), sottolinea la nota.
Il restauro è stato compiuto "nonostante il particolare
contesto socio-politico che attraversa il Paese", viene
ricordato, e "segna un ulteriore passo in avanti che
l'Ambasciata d'Italia, insieme ai suoi partner libici, compie
per rafforzare la cooperazione culturale tra i due Paesi".
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