L'Italia, attraverso le tecnica e
l'arte digitale di Sergio Iovino, ha iniziato a digitalizzare il
Museo delle Antichità della Biblioteca Alessandrina puntando a
produrre immagini anche di altri musei e beni culturali egiziani
quale prima di future analoghe iniziative in tutta la regione
mediorientale.
L'annuncio è stato fatto in occasione dell'installazione
temporanea, nell'iconica biblioteca di Alessandria d'Egitto, del
Museo Virtuale sul Patrimonio Culturale italiano lanciato nel
dicembre 2021 e diretto da Sergio Iovino.
La digitalizzazione dell'istituzione museale alessandrina
viene compiuta "per conto dell'Ambasciata d'Italia" e riguarda
il "patrimonio faraonico, greco-romano, copto e islamico. Creerò
dei file digitali dei reperti e delle sale del Museo,
utilizzando le tecnologie più avanzate", ha dichiarato Iovino
nella cerimonia di inaugurazione svoltasi domenica sera. Il
Museo Virtuale - attraverso fra l'altro la digitalizzazione a
360°, animazione in 2D e realtà virtuale interattiva 3D -
consente di visitare a distanza musei e monumenti di Roma,
Firenze, Venezia, Benevento e Castel del Monte.
Il Centro di Documentazione del Patrimonio Culturale e
Naturale in Egitto ha espresso, all'Ambasciata d'Italia, un
"vivo auspicio" di avvalersi delle doti tecniche e artistiche di
Iovino in tutto il Paese, inclusa l'oasi di Siwa. Dal canto suo
un console libanese ha richiesto allo stesso direttore artistico
del Museo virtuale italiano di elaborare una roadmap per la
digitalizzazione dei siti culturali in Libano.
Iovino per i prossimi mesi ha in programma la
digitalizzazione del Museo Egizio, del Museo di Arte Islamica,
di quello Greco Romano e del Museo Nazionale di Alessandria.
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