Il territorio di Copparo, nel
ferrarese, è teatro di un'importante scoperta archeologica, una
piroga monossile (ricavata da un unico tronco d'albero) databile
tra l'età del Rame e del Bronzo. Si tratta della più antica del
ferrarese, dove sono note le segnalazioni di una ventina di
piroghe, la maggior parte delle quali non è conservata o è
dispersa: le piroghe più conosciute, conservate al Museo
Nazionale di Ferrara e provenienti da Valle Isola, sono molto
più recenti, visto che si datano al III-IV secolo d.C. La piroga
di Copparo è l'unica datata con il radiocarbonio e risulta
risalire al III millennio a.C.
La scoperta parte dal rinvenimento di un frammento di legno
lavorato all'interno di un canale ed esaminato da un funzionario
della Soprintendenza, che lo ha riconosciuto come un probabile
frammento di piroga. A questo punto è stata richiesta al Comune
di Copparo la disponibilità per effettuare una datazione con il
Carbonio 14: l'analisi ha dato come risultati una cronologia
molto antica, compresa tra il 2774 e il 2573 a.C. Il Gruppo
Archeologico Ferrarese si è poi attivato per effettuare un
sondaggio di verifica, un'operazione resa possibile in questi
giorni dal basso livello dell'acqua dei canali, con il sostegno
del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. È stata quindi
portata alla luce una piroga monossile lunga 8,70 metri e larga
65 centimetri: l'imbarcazione è stata fotografata e rilevata, ma
lasciata sul posto perché estremamente fragile e in uno stato di
conservazione definito "non buono". Ora si dovranno progettare
le modalità dell'eventuale recupero e musealizzazione.
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