ROMA - Nel giorno del compleanno della città, rinasce la fontana della dea Roma che torna a guardare piazza del Campidoglio. Ai piedi di Palazzo Senatorio, dopo quasi trent'anni dall'ultimo restauro, la sorgente d'acqua capitolina ritorna alla sua passata bellezza. Restituita alla città l'opera, grazie ai lavori diretti dalla sovrintendenza capitolina, consentiti dal contributo della maison di moda Laura Biagiotti e Intesa Sanpaolo.
La statua "è rappresentata come una Minerva con l'elmo, l'asta nel braccio destro e un globo nella mano sinistra, ma la sua presenza sulla piazza capitolina, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, richiama un'altra sfera delle competenze della dea, la sapienza e la cultura che caratterizzano da sempre l'immagine di Roma", ha spiegato il sovrintendente Claudio Parisi Presicce. Si tratta, infatti, di una delle fontane più suggestive e rappresentative della capitale, realizzata durante il pontificato di Sisto V per portare l'acqua al Campidoglio, e inserita alla base dello scalone di accesso alla sala consiliare, andando a completare il progetto michelangiolesco della piazza.
Gli anni passati dall'ultimo restauro avevano lasciato accumulare vari tipi di depositi, rendendo necessario un nuovo intervento da 140mila euro che, in sei mesi, ha riguardato tanto il basamento e la statua di epoca romana della dea, quanto l'impermeabilizzazione delle vasche, e ad una innovativa illuminazione artistica.
Oggi, "il giorno di Natale di Roma restituiamo la Fontana restaurata in tutta la sua bellezza e simbolicità", ha detto il sindaco Roberto Gualtieri, a margine della cerimonia per lo scoprimento e la riattivazione della Fontana, assieme anche al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. "Da questa piazza oggi parte il messaggio che la bellezza di Roma è patrimonio universale da rendere fruibile", ha sottolineato il primo cittadino.
Altro momento clou della celebrazione della fondazione di Roma è stata la presentazione della medaglia celebrativa del 2776/o compleanno dell'Urbe, coniata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Quest'anno riproduce l'immagine di una recente scoperta: il vetro dorato con la personificazione della città di Roma, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia. Un ritrovamento che verrà esposto all'interno della mostra Vrbs Roma.
"Fare le metro a Roma è difficile ma nessuna città può avere una stazione museo come sarà quella di Porta Metronia o Colosseo", ha osservato Gualtieri. L'immagine della città è riprodotta su foglia d'oro e rappresenta l'Urbs, secondo l'iconografia diffusa, con l'elmo e la lancia. "Celebriamo una città globale e aperta che ha una storia e un'identità che va vissuta nella cifra dell'integrazione", ha detto infine Gualtieri che ha chiuso il suo discorso augurando un "buon Natale di Roma a tutte e a tutti".
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