La direzione centrale della
polizia scientifica di Roma, in collaborazione con la questura
di Bergamo, ha ricostruito, grazie anche all'intelligenza
artificiale, l'identikit bidimensionale e anche un modello
tridimensionale a dimensione reale del pittore rinascimentale
Lorenzo Lotto.
Il viso è stato presentato per la prima volta questa mattina
all'università di Bergamo, che ha collaborato all'iniziativa. La
Scientifica - ha spiegato il primo dirigente Lorenzo Rinaldi, a
capo della quarta divisione - ha utilizzato le stesse tecniche
che oggi vengono usate per ricostruire gli identikit di
sospettati e ricercati, partendo da due autoritratti realizzati
dallo stesso Lotto in un affresco nell'oratorio Suardi di
Trescore Balneario - il cui sindaco Denny Benedetti un anno fa
aveva lanciato l'idea del progetto - e in una tarsia della
basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo Alta.
A questi due disegni sono state applicate dalla Scientifica
tecniche di invecchiamento, pulizia e miglioramento
dell'immagine, che hanno permesso di ricostruire il viso
dell'artista rinascimentale, di cui l'anno prossimo cadranno i
500 anni della presenza a Trescore, come illustrato dal critico
dell'arte Fernando Noris e dal professor Francesco Saverio
Romolo. A fare gli onori di casa il questore Stanislao Schimera,
'mente' dell'iniziativa. Presente anche il prefetto Francesco
Messina, direttore della Direzione centrale anticrimine della
polizia di Stato.
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