E' partito oggi un ampio
intervento di monitoraggio di soffitto ed elementi
architettonici del Salone dei Cinquecento per una revisione
conservativa dell'imponente spazio, cuore di Palazzo Vecchio a
Firenze. Il progetto, a cura del servizio Belle arti del Comune
e finanziato grazie a una erogazione liberale dell'azienda
Pramac nell'ambito del piano Florence I care, durerà per sei
mesi a museo aperto.
"A 40 anni dall'ultimo intervento di questo tipo - spiega il
sindaco Dario Nardella - torniamo ad osservare da vicino la
bellezza del soffitto a cassettoni voluto dal Vasari e decorato
con l'apoteosi di Cosimo I, per mano sua insieme ad altri
celebri pittori dell'epoca come Giovanni Stradano, Santi di Tito
e Ridolfo del Ghirlandaio. Questa collaborazione
pubblico-privato avviata da molti anni col progetto Florence I
care ci permette di continuare a prenderci cura dei nostri beni
culturali più preziosi e di riportarli allo splendore di un
tempo". "Prende il via un'importante operazione di monitoraggio
ravvicinato con l'obiettivo di valutare al meglio la
conservazione degli elementi architettonici di un luogo prezioso
come il salone dei Cinquecento, per una fruizione sempre
ottimale di questi spazi da parte dei visitatori" evidenzia la
vicesindaca e assessora alla cultura Alessia Bettini.
I lavori sono finalizzati alla verifica dello stato di
conservazione dei pannelli lignei dipinti da Giorgio Vasari,
degli elementi architettonici lapidei o a stucco e delle
superfici lapidee o a stucco che caratterizzano l'apparato
architettonico decorativo del Salone e di attigui ambienti
monumentali e a eseguire l'asportazione di depositi incoerenti.
Si parte da un'indagine scientifica conoscitiva dalla quale sarà
effettuata una mappatura dello stato di conservazione. prevista
poi la messa in sicurezza di frammenti distaccati trattenuti o
meno da vincoli metallici o prossimi al distacco di marcapiani
e/o superfici ornate di elementi architettonici lapidei o in
stucco: nel caso l'operazione non presenti difficoltà esecutive
legate allo stato di conservazione del manufatto, si procederà
alla riadesione.
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