La mano della statua che
rappresenta 'L'abbondanza', sulla scala di Palazzo Ducale di
Venezia, è monca del dito mignolo. Lo rileva Sabino Rinelli, da
30 anni guida turistica ufficiale lagunare, che ha segnalato la
cosa più di un mese fa ai capi sala del Palazzo ma non ha mai
avuto riscontro dai vertici del luogo-simbolo di Venezia, già
sede del Doge. "Non so se sia stato un atto vandalico o una
disattenzione - dice Rinelli all'ANSA -. Mi è stato detto che il
dito mancava già da molti anni, ma sono certo che prima del
Covid c'era. Ci metto la mano sul fuoco. La mia non è una
denuncia contro il Palazzo Ducale ma contro un sistema generale,
sull'andazzo della nostra proprietà artistica e culturale". "E'
un dettaglio - aggiunge -, vengo da un'educazione artistica e
con il mio lavoro ho un occhio abituato ai particolari, specie a
Venezia". Rinelli sospetta che non sia stata detta tutta la
verità sulla vicenda, basandosi anche su un'altra segnalazione
fatta parecchio tempo fa sulla 'sparizione' dalla Sala
dell'Armeria della bandiera turca presa dalla Serenissima alla
battaglia di Lepanto. "Mi era stato detto - afferma - che era
stata portata via per un restauro, ma sono passati quasi 20 anni
e non l'ho più rivista". Ora la vicenda del dito mignolo della
statua nella seconda rampa della Scala d'Oro dove alla destra
c'è "La carità", che ha da sempre le dita spezzate ("si vede
però che c'è stato un tentativo di rinforzarle"), mentre a
sinistra c'è "L'Abbondanza" ora menomata secondo Rinelli il
quale sottolinea che la sua "è stata una segnalazione oltre che
per una questione etica di guida ufficiale anche per un dovere
da cittadino, di educazione civica".
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