Un restauro lungo tre anni
restituisce alla Pinacoteca nazionale di Siena la croce dipinta
del Carmine di Ambrogio Lorenzetti (1290-1348), capolavoro della
pittura senese del Trecento. L'opera è stata presentata nella
sala dedicata della Pinacoteca dove resterà esposta fino all'8
gennaio 2024.
La monumentale croce dipinta, proveniente dal convento di San
Niccolò al Carmine, venne depositata dal Comune di Siena presso
il Regio Istituto di Belle Arti di Siena nel 1862, entrando così
a far parte di quel nucleo originario di opere che compongono la
collezione della Pinacoteca Nazionale. Le vicende relative alla
storia del convento del Carmine consentono di supporre che la
croce sia stata realizzata intorno al 1328-1330. Si tratterebbe
di un'opera di Lorenzetti ancora legata alla pittura giottesca,
ma con spunti che caratterizzeranno la produzione più matura del
maestro e un gusto raffinato nell'elaborata decorazione a
punzoni del tabellone e dell'aureola.
A inizio lavori l'opera presentava diversi problemi
conservativi. Prima di questo intervento la Croce era stata già
sottoposta a un restauro, realizzato fra il 1953 e il 1956 a
cura dell'Icr di Roma sotto la direzione di Cesare Brandi.
L'intervento mise in evidenza le parti originali, grazie alla
rimozione delle ridipinture successive, che furono sostituite da
campiture neutre in sottolivello. Quel restauro ha reso tuttavia
la lettura dell'opera molto frammentaria. L'obiettivo del
restauro attuale, con la direzione di Stefano Casciu, curato
dalla restauratrice Muriel Vervat e realizzato grazie al
contributo di Friends of Florence attraverso il dono di The
Giorgi Family Foundation, è stato il recupero della materia
originale, seguito però dalla reintegrazione cromatica delle
lacune, per una lettura unitaria e più godibile dell'opera.
L'intervento inoltre è stato un momento per condurre uno studio
più approfondito della tecnica esecutiva ed è stato accompagnato
da riflessioni sulle scelte conservative, in particolare sul
fondo oro e sulle grandi lacune che interessavano il corpo del
Cristo. Al termine dell'esposizione temporanea la Croce sarà poi
ricollocata nella sala sette della Pinacoteca, insieme alle
altre opere del Lorenzetti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA