Anna Frank con la divisa di
Auschwitz e stella di David che piange tenendo tra le mani la
bandiera d'Israele, al suo fianco una bambina palestinese con la
kefiah in testa e sul volto la scritta Free Gaza, che dà fuoco
alla bandiera di Hamas. Sono le opere di street art 'Innocenza,
odio e speranza" apparse in piazza Castello, a Milano, create
dall'artista aleXsandro Palombo a un mese dall'attacco di Hamas
contro Israele.
"La furia antisemita scatenata da Hamas - dice Palombo - sta
travolgendo gli ebrei in ogni parte del mondo, questo orrore che
riemerge dal passato deve farci riflettere tutti perchè mina la
libertà, la sicurezza e il futuro di ognuno di noi. Il
terrorismo è la negazione stessa dell'umanità e non ha nulla a
che vedere con la resistenza, ci usa per dividerci e trascinarci
nell'abisso del suo male, in un vortice infernale che non trova
fine. Non potrà esserci pace finché il terrorismo non sarà
sdradicato, legittimarlo significa condannare a morte l'intera
umanità".
Un'altra opera è apparsa in zona Porta Nuova: qui aleXsandro
Palombo ha reimmaginato il bambino ebreo del ghetto di Varsavia
con le mani alzate simbolo della Shoah come un ostaggio di
Hamas. L'artista lo ha ritratto insieme a un bambino-soldato di
Gaza e ad un terrorista di Hamas che gli punta il kalashnikov.
"L'attuale street art di Palombo è un importante messaggio di
avvertimento al mondo, nei suoi murales l'artista risponde agli
orribili eventi del 7 ottobre, e allo stesso tempo al crescente
antisemitismo, con un messaggio di speranza", ha dichiarato la
storica dell'arte israeliana Batya Brutin, che ha ricevuto il
Premio Yad Vashem alla carriera nel campo dell'educazione
sull'Olocausto.
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