Manoscritti autografi, immagini rare,
opere d'arte ispirate alle sue visioni letterarie, copie dei
libri e delle varie edizioni della sua opera, vinili delle
colonne sonore dei film o di musiche ispirate al Signore degli
anelli. E ancora abiti di scena, un video di Pino Insegno, che
al cinema prestò la voce ad Aragorn del Signore degli Anelli, e
un corridoio che ospita le testimonianze delle celebrità che
hanno amato l'autore: da Barack Obama a Papa Francesco, da Paul
McCartney a Ringo Star o Stephen King.
La prima grande retrospettiva mai fatta in Italia su John
Ronald Reuel Tolkien, va in scena a Roma, nel cinquantennale
della sua morte, alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e
Contemporanea, dal 16 novembre all'11 febbraio 2024: è la prima
sede di una esposizione che sarà itinerante e che verrà
allestita come seconda tappa a Napoli. E che è stata resa
possibile anche grazie alla prestigiosa collaborazione
dell'Università di Oxford.
Curata da Oronzo Cilli con Alessandro Nicosia, 'Tolkien.
Uomo, Professore, Autore' abbraccia, come nelle premesse del
titolo della mostra, il percorso umano, il lavoro accademico, la
potenza narrativa, la forza poetica di un autore che ha messo la
sua straordinaria conoscenza del mondo antico alla base del suo
processo creativo di narratore della Terra di Mezzo. Che ha
avuto tanto successo letterario quanto cinematografico e di cui
si possono ripercorrere le tappe dei vari adattamenti
cinematografici vecchi e nuovi, dal film d'animazione di Ralph
Bakshi alla trilogia de Il Signore degli Anelli del regista
Peter Jackson, una delle saghe più ambiziose e popolari della
letteratura mondiale che conquistò 17 premi Oscar. E che tra
rimandi al mito antico ha anche ispirato una cultura più pop
ponendo le fondamenta del genere Fantasy moderno e ispirato
illustratori di fumetti.
Una cross-medialità che, ha notato il ministro della Cultura,
Gennaro Sangiuliano che con il suo ministero ha "fortemente
voluto" questa mostra, "ci fa capire le ragioni del suo
ascendente su almeno cinque generazioni di lettori di ogni
latitudine".
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