Il 21 novembre alle 16 la Sapienza di
Roma conferirà il Dottorato di ricerca honoris causa in Storia
disegno e restauro dell'architettura a Mario Botta, uno dei più
noti e influenti architetti contemporanei che, con la sua
visione e con le sue opere, ha segnato in modo incisivo e
significativo parte del XX secolo e l'inizio del XXI secolo. Il
titolo accademico sarà conferito dalla rettrice Antonella
Polimeni nel corso di una solenne cerimonia al Rettorato.
"Conferire il Dottorato di ricerca honoris causa a Mario Botta -
ha dichiarato la rettrice Antonella Polimeni - significa
riconoscergli le straordinarie qualità dimostrate nel corso
della sua prolifica e intensa attività di studio e
professionale, che si fondono perfettamente con la tradizione di
eccellenza che caratterizza la nostra Università".
Il tratto distintivo del percorso professionale di Mario Botta è
rappresentato dalla forte componente umanistica unita all'arte
in una comunione di intenti nella quale creatività artistica e
progettualità architettonica si fondono in un unicum
inscindibile. Il suo modo di fare architettura, già visibile nei
primi lavori in Svizzera, nelle progettazioni di case private,
uffici, musei e gallerie, si è imposto subito come originale e
portatore di novità nel panorama internazionale ed è
sintetizzabile in una sua frase ricorrente: "La natura deve
essere parte dell'architettura così come l'architettura deve
essere parte della natura". Botta ha affiancato un'intensa
attività di progettazione, collaborando con maestri come Le
Corbusier, a un costante impegno dedicato all'insegnamento e
alla ricerca.
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