Per realizzare il miglioramento
energetico degli edifici di interesse artistico, storico e
archeologico "non si tratta di ragionare solo dell'opportunità
di installare i pannelli fotovoltaici sui tetti, ma bisogna
veicolare il messaggio che questo miglioramento deve diventare
parte integrante nella conservazione e salvaguardia degli
edifici culturali, e non limitarsi a interventi spot, in modo
anche da evitare l'abbandono di determinati edifici".Lo dice
Luigi La Rocca Direttore generale per Archeologia, belle arti e
paesaggio e Soprintendente speciale Pnrr nella giornata di
studio in corso al Maxxi, dal titolo 'Patrimonio culturale,
tutela e sostenibilità energetica, un dialogo possibile?'. Per
raggiungere gli obiettivi previsti, "dal confronto con i nostri
sovrintendenti emerge un quadro di comportamenti omogenei",
anche nel legare "qualunque intervento sui beni tutelati a una
conoscenza profonda di ogni fase del progetto" aggiunge la
Rocca in apertura dell'incontro, organizzato da dalla Direzione
Generale Abap/ Soprintendenza speciale Pnrr e dal Maxxi, insieme
all'Ordine degli architetti di Roma. "Uno degli aspetti "su cui
siamo maggiormente impegnati è anche la promozione dell'uso per
gli interventi di materiali compatibili anche dal punto di vista
della sostenibilità con la tutela".
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