Inaugura venerdì 15 dicembre nella
Sala Urbana delle Collezioni Comunali d'Arte a Palazzo
d'Accursio, a Bologna, la mostra 'Immanente. L'arte di Faenza
riplasmata dall'acqua', a cura di Matteo Zauli e Eva
Degl'Innocenti. Attraverso l'esposizione di oggetti evocativi
provenienti da alcune istituzioni culturali di Faenza
danneggiate dall'alluvione del 16 maggio, l'iniziativa -
promossa da Comune di Bologna, Settore Musei Civici-Musei Civici
d'Arte Antica, Comune di Faenza, Unione della Romagna Faentina e
Museo Carlo Zauli, in collaborazione con Scuola Comunale di
Musica Giuseppe Sarti e Scuola di Disegno, Arti e Mestieri
Tommaso Minardi, in programma fino al 4 febbraio - "intende
rappresentare la memoria della calamità che ha colpito la
popolazione romagnola e, al contempo, testimoniare la rinascita,
nuova creazione e creatività che deriva dalla tragedia, in una
visione di resilienza e capacità di ricostruzione del
territorio".
Nella notte del 16 maggio scorso l'alluvione del fiume Lamone
ha travolto e coperto di fango buona parte di Faenza,
travolgendo l'esistenza di luoghi, cose e persone. Molte
istituzioni culturali ne sono state gravemente toccate, tra cui
la biblioteca comunale, musei privati, le scuole comunali di
musica e di disegno. La mostra vuole essere un'istantanea, un
fermo immagine di un evento che, a oltre sei mesi di distanza,
stenta a lasciarsi considerare memoria, condizionando ancora
profondamente il presente di quel territorio. Gli oggetti
esposti testimoniano la creazione e la rinascita dopo
l'alluvione.
Spiegano il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la delegata
alla Cultura Elena Di Gioia: "Abbiamo voluto comporre un gesto
di responsabilità di come, anche attraverso la cultura, si possa
fare sia memoria sia condivisione e comunità. Alla perdita
insostituibile e dolorosa di persone con le loro vite e affetti,
l'alluvione ha travolto anche luoghi privati, pubblici, di vita,
lavoro e anche cultura. L'invito che abbiamo rivolto a Faenza,
attraverso i suoi musei e luoghi culturali, compone un tragitto
di opere ferite che contengono la traccia istantanea di ciò che
è successo e contemporaneamente contengono una spinta alla
rinascita".
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