Blitz artistico all'interno degli
spazi espositivi del Museo del 900 di Milano, dove è oggi
apparsa un'opera "abusiva" contro la guerra: "Leonardo e
bombardo, l'arte della guerra" , che rappresenta un bambino che
fugge ai bombardamenti aerei.
L'opera dell'artivista Cristina Donati Meyer è stata affissa
al muro di una delle stanze espositive, come se facesse parte
del normale allestimento. Il museo del 900 è stato scelto perché
"come è noto, il main sponsor che finanzia il museo - spiega
l'artista - è nientemeno che "Leonardo", produttore e mercante
internazionale di armi (vendute anche nei peggiori scenari di
guerra, da Israele alla Turchia, dall'Arabia Saudita ai Paesi
africani)".
"È una vergogna per la cultura e per l'arte, che deve essere
antisistema, libera e anarchica, veder un museo di arte moderna
sponsorizzato da chi vende armi. Molto di recente, perfino Papa
Francesco ha rifiutato una donazione, da parte del colosso
armiero, di un milione e mezzo di euro per l'ospedale Bambin
Gesù di Roma. A chi produce e smercia prodotti di morte non sia
consentito il social washing. Invito le militanti femministe e
pacifiste, le artiste non asservite ai poteri, i giovani per il
clima, a fare la stessa cosa in tutti i musei italiani".
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