Un nastro verticale digitale di 14
metri sulla facciata, quattro piani tra sale espositive ma anche
laboratori aperti alla città, più un quinto piano 'digitale',
sala conferenze, ristorante: aprirà dopo l'estate 2025 il nuovo
Pan, il Palazzo delle Arti Napoli trasformato in Museo
dell'Immagine. Sarà dedicato a fotografia, cinema, digital art,
ma anche a pittura e scultura in dialogo con i nuovi media.
La ristrutturazione del sito comunale (che chiude a marzo)
nel cuore del quartiere Chiaia è finanziata con fondi Pnrr, Poc
Metro e Poc Regione Campania e Città Metropolitana di Napoli,
per un totale di due milioni e 300mila euro. Intanto, per
visitare da subito il MetaPan basta un Avatar.
Il progetto presentato dal Sindaco Gaetano Manfredi ("si
coniugherà l'arte con le nuove tecnologie legando la tradizione
con l'innovazione") e dal suo consigliere per l'arte
contemporanea Vincenzo Trione ("immaginiamo un sito in dialogo
con l'offerta museale della città"), firmato dall'architetto
Giovanni Francesco Frascino, guarda ai musei delle grandi città
europee. Sarà un luogo immersivo, una sorta di kunsthalle che
ospiterà mostre ma anche installazioni site specific e lavori di
arte digitale suggerendo così il nesso tra offline e online e
proponendosi anche come centro di ricerca. Alla sua
programmazione sarà affiancata quella della Casina Pompeiana in
Villa Comunale, i cui lavori inizieranno la prossima estate.
Il MetaPan, finanziato dalla Città Metropolitana e promosso
dal Comune di Napoli nasce in partnership con Meet digital
culture center di Milano ed è curato dalla presidente Maria
Grazia Mattei e da Valentino Catricalà, mentre Giuliano Bora ha
realizzato lo spazio all'interno di una piattaforma immersiva
tridimensionale. I primi quattro artisti coinvolti sono Chiara
Passa, Davide Quayola, Auriea Harvey e Bianco-Valente. E c'è
anche una conference room che ospita masterclass aperte al
pubblico e alle Università con esperti internazionali su
tematiche legate all'arte digitale.
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