I pellegrini e i turisti
in visita al polo Museale di Castel Gandolfo hanno la
possibilità di ammirare due capolavori d'arte del Cinquecento in
arrivo direttamente dai Musei Vaticani: il Redentore del
Correggio e l'arazzo della Pesca miracolosa di Raffaello. Le due
opere inaugurano così la nuova stagione espositiva del Palazzo
Papale e segnano l'inizio di un nuovo format espositivo ideato
per portare le collezioni papali dal Vaticano a Castel Gandolfo.
Chi visita il Polo Museale è accolto nella Sala dei Papi dalla
mostra Raffaello. L'arazzo della Pesca miracolosa per la
Cappella Sistina e, nei nuovi spazi espositivi, da Correggio. Il
Redentore dei Musei Vaticani. L'arazzo della Pesca Miracolosa
appartiene alla splendida serie di arazzi degli Atti degli
Apostoli, commissionata da Papa Leone X a Raffaello e destinati
a ornare la parte inferiore della Cappella Sistina. Il Maestro
di Urbino ideò i cartoni degli arazzi, un ciclo monumentale
dipinto su carta con le storie dei due apostoli Pietro e Paolo,
testimoni di fede, da tradurre in grandi arazzi. Entro il 1515 i
cartoni preparatori (oggi conservati in parte al Victoria and
Albert Museum di Londra) erano pronti per essere spediti a
Bruxelles presso la bottega del Van Aelst, dove sarebbero stati
trasformati in raffinati panni ad arazzo, ricchi di preziosi
filati dorati e argentati. Nel 1519, sette dei dieci arazzi,
giunsero a Roma, dove vennero esposti nella Cappella Sistina il
26 dicembre 1519. Il Redentore in gloria del Correggio, olio su
tela di medie dimensioni, collocato nella sala IX della
Pinacoteca Vaticana, costituiva in origine la parte sporgente
del Trittico dell'Umanità di Cristo, dipinto dal maestro
emiliano intorno al 1525 per l'altare maggiore della Chiesa di
Santa Maria della Misericordia a Correggio. Nell'ultimo restauro
dell'opera, completato nel 2011 da Claudio Rossi de Gasperis, è
riemersa la straordinaria abilità del maestro nel creare
delicati passaggi tonali e sfumature di colore, secondo una
maniera tipica di Leonardo e poi di Giorgione e che si pone in
contrasto con la massima luce bianca che emana la ieratica
figura di Cristo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA