"Stiamo coprendo questo quadro
perché non possiamo sopportare che i dipinti dello stupratore di
Artemisia siano appesi accanto ai suoi. Siamo profondamente
turbat3 dalla scelta di spettacolarizzare lo stupro. Abbiamo
deciso di non danneggiare il quadro ma di oscurarlo, perché il
messaggio è "non deve stare qua, non così, non in questo
contesto". Lo ha detto Anna, attivista di Bruciamo tutto, mentre
collocava il telo nero sui quadri di Agostino Tassi, ospitati
nella mostra allestita a palazzo Ducale Genova 'Artemisia
Gentileschi, coraggio e passione'.
L'azione è iniziata alle 11.30, nella sala che ospita tre
quadri di Agostino Tassi, pittore che stuprò Artemisia.
L'attivista ha coperto con dei teli neri i quadri, incollandoli
alla cornice e poi ha srotolato uno striscione.
Contemporaneamente è stata versata vernice rossa per terra. Un
altro attivista ha aggiunto: "Questa mostra non esplora l'opera
di Artemisia in quanto artista, ma in quanto donna. Perché
facciamo così fatica a dire che Artemisia era una grandissima
artista, e se fosse un uomo ne parleremmo accanto a grandi
maestri come Michelangelo e Raffaello?".
"Di fronte alla violenza della società - si legge in una nota
del movimento - agiamo in maniera decisa e nonviolenta per
ostacolare questo sistema che promuove la cultura dello stupro
proprio in un contesto culturale".
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