"Vorrei che tutti percepissero
l'idea della Grande Brera, qui ci sono istituzioni bicentenarie,
è un concentrato unico al mondo, abbiamo l'osservatorio, l'orto,
l'accademia e io amministro tutto il condominio": così il
direttore generale di Brera Angelo Crespi, alla prima conferenza
stampa dalla nomina, spiega la sua visione di Brera.
"La mia idea è comunicare l'idea della grande Brera, mi vedo
- spiega - come federatore della grande Brera, l'idea comunicata
al ministro, a Sala e Fontana è far sì che questo complesso
contenga tante cose. La comunicazione conta molto, ognuna di
queste istituzioni ha una proprietà diversa e bisognerà fare
accordi 'bilaterali' come quello con l'Istituto lombardo. Con
l'Accademia di scienza e lettere, fondata da Napoleone, che "fa
parte del condominio della Grande Brera", è nato infatti "un
grande progetto, grazie alla lungimiranza del loro presidente,
il professor Stefano Maiorana, che era un ordinario di chimica,
per costruire un laboratorio di diagnostica per i Beni Culturali
a cui noi parteciperemo fin dall'inizio come pinacoteca perché
ci doteremo di uno strumento importante a disposizione dei
nostri restauratori. Abbiamo già quattro restauratori assunti,
facciamo da sempre restauri a vista e, ovviamente, la
diagnostica è diventata sempre più importante. Oggi la
tecnologia permette di operare sul quadro e di avere già tutti i
dati, per cui avere al nostro interno un laboratorio di chimica
sarebbe fantastico, così com'è al Metropolitan di New York e a
Chicago".
Nel segno dell'integrazione anche la novità annunciata
stamattina: "da oggi la sala teresiana" della biblioteca
Braidense "sarà integrata nel percorso di visite della
Pinacoteca".
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