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Ferraiuolo presenta 'Turning Point': per la prima volta insieme,
vengono esposti a Napoli cinque 'classici' della fotografia
contemporanea come 'End Time City' di Michael Ackerman, 'Tractor
Boys' di Martin Bogren, 'Paradiso' di Lorenzo Castore, 'Pursuit'
di Richard Pak e 'Cafè Lehmitz' di Anders Petersen. Dopo
l'inaugurazione sabato 18 maggio (ore 18.00) la mostra sarà
visitabile in Via Toledo 66 fino al 30 settembre 2024, dal
lunedì al venerdì (15.30 alle ore 19.30).
Il turning point a cui ci si riferisce il titolo non è solo
una svolta determinata dal successo da questi lavori bensì dalla
consapevolezza acquisita in quel tempo, da ciascun artista, sul
senso e sul modo del proprio fare fotografia e di relazionarsi
con il mondo. Michael Ackerman (Tel Aviv, 1967) con 'End Time
City',vinse il Prix Nadar che lo consacrò come uno dei grandi
talenti mondiali per l'approccio radicale: la sua città sacra di
Benares sfugge ogni sorta di esotismo per interrogare il tempo e
la morte con uno sguardo sempre libero. Martin Bogren (Malmö,
1967) tra il 2011 e il 2012 ritrasse un gruppo di adolescenti in
una regione rurale del sud della Svezia, dove si riuniscono
ritualmente di notte in un grande campo deserto per guidare
vecchie auto truccate a velocità folli. Lorenzo Castore
(Firenze, 1973) con il suo Paradiso (L'Avana, Cuba, 2001 - 2002)
è stato premiato con il Leica European Publishers Award 2005 e
pubblicato in sei paesi. Richard Pak (Paris, 1972) in Pursuit
(Stati Uniti, 2003 - 2009) rimanda alle atmosfere dei racconti
di Raymond Carver. Anders Petersen (Stockholm, 1944) in Cafè
Lehmitz (Hamburg, 1967 - 1970) ha fotografato la vita di un bar
di Amburgo, nel quartiere a luci rosse del porto, entrando anche
nella cultura pop grazie a una fotografia utilizzata da Tom
Waits per la copertina di Rain Dogs nel 1985.
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