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Gabrielli, l'iconografia di Mazzini e il colpo di genio di Lega

Gabrielli, l'iconografia di Mazzini e il colpo di genio di Lega

La direttrice Vive, "il pensiero, l'azione e l'umana fragilità"

ROMA, 01 giugno 2024, 14:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Questa mostra nasce con un obiettivo preciso: rilanciare presso il grande pubblico la conoscenza di Giuseppe Mazzini e dell'intero Risorgimento utilizzando uno strumento specifico: le arti figurative. In questo caso si tratta di un dipinto che viene da molto lontano, dagli Stati Uniti, "Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini" realizzato da Silvestro Lega uno dei protagonisti della pittura italiana della seconda metà dell'800". La direttrice del Vive, Edith Gabrielli, racconta la genesi della mostra al Vittoriano su Giuseppe Mazzini e le opere esposte, tra cui spicca anche un busto di Giovanni Spertini, realizzato nel 1878, lo stesso anno in cui, alla morte di Vittorio Emanuele II, il primo re dell'Italia, lo Stato concepì l'idea di realizzare un monumento in sua memoria, il Vittoriano.
    "Il busto è una recente acquisizione del Ministero della Cultura, realizzato da un fervente mazziniano, lo scultore lombardo Giovanni Spertini che dedicò a Mazzini numerose opere e che realizzò questo busto che abbiamo acquistato sul mercato antiquario londinese e per un motivo ben preciso: sarà il punto di avvio del percorso sulla storia e il mito del Vittoriano che stiamo allestendo per il nostro pubblico" spiega la direttrice del museo.
    Ma anche Lega era un fervente mazziniano..."Lega era era più che un fervente mazziniano, era un pittore patriota, combatté personalmente la prima guerra di Indipendenza, imbracciò il moschetto e poi combatté anche con il 'pennello' perché tra il 1859 e il 1861 realizzò una serie di dipinti di soggetto risorgimentale interpretando il ruolo che lo stesso Mazzini aveva affidato alla pittura e alle arti figurative, e cioè quello di essere uno strumento della creazione della coscienza nazionale. Poi, però, si era disamorato, perché lo Stato Italiano aveva assunto la forma della monarchi a non della Repubblica. Ma la morte di Mazzini riaccese in lui gli antichi ideali e quindi lo condusse ad abbandonare tutto e a recarsi a rendere omaggio alla salma del Padre della Patria. E a concepire questo straordinario dipinto".
    Ma arriva tardi al capezzale di Mazzini, l'eroe risorgimentale è già morto..
    "E questo è il primo colpo di geno del Maestro Lega. Questo dipinto è caratterizzato da due grandi soluzioni artistiche. Il primo colpo di genio è quello di rappresentare Mazzini ancora in vita, negli ultimi istanti della vita quando ogni essere umano vede passare difronte a sé tutto quello che ha pensato e fatto.
    Il pensiero e l'azione: questi due concetti così importati per il Padre della Patria".
    E il secondo colpo di genio? "L'altra soluzione artistica è stata quella di aver creato una nuova immagine di Mazzini.
    Mazzini aveva pensato per sé l'immagine del pensatore austero, e questo lo vediamo nel busto di Spertini. Lega invece scardina questa immagine e rappresenta Mazzini in tutta la sua umana fragilità. Senza però per questo togliergli dignità e compostezza".
   

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