"Questa mostra nasce con un obiettivo
preciso: rilanciare presso il grande pubblico la conoscenza di
Giuseppe Mazzini e dell'intero Risorgimento utilizzando uno
strumento specifico: le arti figurative. In questo caso si
tratta di un dipinto che viene da molto lontano, dagli Stati
Uniti, "Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini" realizzato da
Silvestro Lega uno dei protagonisti della pittura italiana della
seconda metà dell'800". La direttrice del Vive, Edith Gabrielli,
racconta la genesi della mostra al Vittoriano su Giuseppe
Mazzini e le opere esposte, tra cui spicca anche un busto di
Giovanni Spertini, realizzato nel 1878, lo stesso anno in cui,
alla morte di Vittorio Emanuele II, il primo re dell'Italia, lo
Stato concepì l'idea di realizzare un monumento in sua memoria,
il Vittoriano.
"Il busto è una recente acquisizione del Ministero della
Cultura, realizzato da un fervente mazziniano, lo scultore
lombardo Giovanni Spertini che dedicò a Mazzini numerose opere e
che realizzò questo busto che abbiamo acquistato sul mercato
antiquario londinese e per un motivo ben preciso: sarà il punto
di avvio del percorso sulla storia e il mito del Vittoriano che
stiamo allestendo per il nostro pubblico" spiega la direttrice
del museo.
Ma anche Lega era un fervente mazziniano..."Lega era era più
che un fervente mazziniano, era un pittore patriota, combatté
personalmente la prima guerra di Indipendenza, imbracciò il
moschetto e poi combatté anche con il 'pennello' perché tra il
1859 e il 1861 realizzò una serie di dipinti di soggetto
risorgimentale interpretando il ruolo che lo stesso Mazzini
aveva affidato alla pittura e alle arti figurative, e cioè
quello di essere uno strumento della creazione della coscienza
nazionale. Poi, però, si era disamorato, perché lo Stato
Italiano aveva assunto la forma della monarchi a non della
Repubblica. Ma la morte di Mazzini riaccese in lui gli antichi
ideali e quindi lo condusse ad abbandonare tutto e a recarsi a
rendere omaggio alla salma del Padre della Patria. E a concepire
questo straordinario dipinto".
Ma arriva tardi al capezzale di Mazzini, l'eroe risorgimentale è
già morto..
"E questo è il primo colpo di geno del Maestro Lega. Questo
dipinto è caratterizzato da due grandi soluzioni artistiche. Il
primo colpo di genio è quello di rappresentare Mazzini ancora in
vita, negli ultimi istanti della vita quando ogni essere umano
vede passare difronte a sé tutto quello che ha pensato e fatto.
Il pensiero e l'azione: questi due concetti così importati per
il Padre della Patria".
E il secondo colpo di genio? "L'altra soluzione artistica è
stata quella di aver creato una nuova immagine di Mazzini.
Mazzini aveva pensato per sé l'immagine del pensatore austero,
e questo lo vediamo nel busto di Spertini. Lega invece scardina
questa immagine e rappresenta Mazzini in tutta la sua umana
fragilità. Senza però per questo togliergli dignità e
compostezza".
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