Un sacello, un ambiente dedicato al
culto religioso, collocato in un punto di cerniera tra il
settore di servizio (con stalle e la stanza degli schiavi) a sud
e il complesso residenziale a nord della villa. E' una delle
ultime scoperte negli scavi di Civita Giuliana, nel parco
archeologico di Pompei, visitati oggi dal ministro della Cultura
Gennaro Sangiuliano. Il direttore del parco, Gabriel
Zuchtriegel, sottolinea il valore della scoperta ma esprime
anche "sconcerto" per la spoliazione del sacello avvenuta in
passato da parte di scavatori clandestini: gesti destinati a non
ripetersi più grazie al protocollo di collaborazione con la
procura di Torre Annunziata che ha permesso di bloccare
l'attività dei tombaroli.
"Vedere questo luogo di culto, annesso al quartiere
produttivo della villa, ridotto in queste condizioni, fa male,
anche perché ci sono pochissimi confronti per questo genere di
ambienti. Paradossalmente, però, al tempo stesso, è
incoraggiante: lo Stato c'è, insieme alla Procura della
Repubblica e ai Carabinieri, il Ministero della Cultura sta
recuperando un complesso di grandissima importanza. I
rinvenimenti confermano quanto appurato dalla polizia
giudiziaria e dalla Procura. Si tratta di uno scavo di tutela
attiva e direi anche di giustizia, dopo anni di
saccheggiamento", dice Zuchtriegel.
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